“Cosa scriverai nell’articolo di domani sulla festa?” mi chiede Carlo Ortalda, il presidente della ProLoco di San Sebastiano che, tra tante critiche e qualche incoraggiamento, ha portato “Colline in festa” per il 2°anno consecutivo nella piazza del suo paese. Cosa si può dire, adesso che la festa è finita, i suonatori sono tornati a casa, i ragazzi hanno smontato i tavoli e sgombrato le capannine, lasciandole nude nel tenue chiarore di una notte grigia e minacciosa di pioggia? E’ andata bene, buona affluenza di pubblico, sabato sera i mille posti a sedere tutti occupati, i cassieri delle ProLoco abbastanza soddisfatti. Anzi, possiamo parlare di feste, perché, per timore (giustificato) di pioggia si è preferito sdoppiare la festa in 2 parti, mettendo il palco principale al coperto, metti mai che piove, e con quel che costa non è il caso di rischiare. E’ finita che il concerto di sabato sera è stato seguito da molti giovani, che forse hanno preferito la birra alla specialità gastronomica. Ma va bene così. Domenica nel primo pomeriggio c’è stato il grande acquazzone, ma ormai il più era fatto. In serata ancora gente, per un buon finale, magari inaspettato rispetto alla partenza, al momento in cui si è deciso l’inizio di questa avventura, con la proposta di realizzare la festa a S.Sebastiano, apparsa un po’ forzata rispetto alla logica. Qualcuno ha storto il naso. Un po’ del sano spirito festaiolo delle prime 2 edizioni è andato perso, sicuramente, nel prosieguo degli incontri per definire il programma, almeno fino a sabato, quando il lavoro dei volontari ha trasformato la piazza in un grande cantiere all’aperto, pieno di molta attività e qualche urlaccio, come sempre. Il timore di temporali improvvisi ha frenato, e costretto a scegliere soluzioni diverse da quelle di partenza, ma non ha bloccato la festa. Ancora una volta, alla fine a prevalere è stato il piacere di stare insieme, far festa, vedere apprezzati i propri prodotti e la propria cucina dalle file di partecipanti davanti ad ogni stand. E per chi voleva capire come funzionano le cose quando ci si mette d’impegno, come sempre nelle manifestazioni locali, era sufficiente andare dietro alle capannine, dove stavano i pentoloni e i padelloni, con le cuoche ed i cuochi ad arrostire, cuocere, scaldare, preparare, tutte le prelibatezze che venivano poi gustate ai tavoli. E’ lì che vedi la passione dei volontari delle proloco, nascosta al pubblico, ma indispensabile per il buon funzionamento della festa. Alle 23 di domenica la piazza di S.Sebastiano era ormai vuota di persone. Anche stavolta l’uma tacunala? No, qualcosa in più, anche stavolta abbiamo offerto un buon spettacolo, ricco di simpatia e di buoni sapori. Grazie a tutte le ProLoco di “Colline in festa 2015”: Aramengo, Brusasco, Casalborgone, Castagneto Po, Cavagnolo, Lauriano. Marcorengo, Monteu da Po, Moransengo, Piazzo, San Raffaele Cimena, San Sebastiano da Po.
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