Nel vedere le immagini del tetto divelto della scuola ex Arduino,con molta immaginazione, si possono ritrovare elementi degni dei grandi architetti, mi viene alla mente Le Corbusier. Forse è questo che s' intende con il progetto Scuole Belle, nel nichilismo della distruzione si trova l'arte dei grandi maestri. Certo, tocca aver studiato parecchio per poter apprezzare nel pieno l'opera, ci si riesce ancora meglio se si è benestanti e i propri figli studiano al sicuro in rinomati istituti privati. L'altra settimana c'è stato un vento forte, un po' più forte del solito, chiamarla tromba d'aria è davvero un' esagerazione, anche perchè in quel caso i tetti divelti sarebbero stati molteplici e non solo quello della scuola. In sostanza un po' di vento forte ha sradicato il tetto della scuola, sparso Eternit per la città , messo a repentaglio l'incolumità degli studenti e insegnanti ma, tutto sommato, non è andata poi così male. Qualche riunione con i sudditi e tutto si risolve. Probabilmente agli eporediesi va bene così, sono fatti scontati e inevitabili, ma giusto per parlare vi racconto come sarebbero potute andare le cose. Da una decina d'anni, l'enorme fascino per le grandi opere ha stregato anche la nostra bella città. Sono nati così ponti, quartieri , movicentri progetti innovativi consorzi, fondazioni insomma tantissima carne al fuoco, che, con il suo fumo ha nascosto la scuola. Persone lungimiranti al comando, avrebbero saputo scegliere cosa era meglio per la città , al posto di ponti fisici avrebbero realizzato ponti culturali , al posto di edifici vuoti avrebbero ristrutturato e messo in sicurezza i luoghi dove la cultura tra le sue origini: le scuole. Per tutti questi problemucci c'è una nuova fantastica soluzione, arriva direttamente da Roma, ed ha il sapore dell'innovazione, della freschezza e della positività. Visto che le scuole sono brutte, pericolose, mal gestite, perchè non iscrivete i vostri figli ad una nuova bella e luccicante scuola privata? Il tempo della scuola per tutti è passato, bisogna guardare al futuro e non arroccarsi sui rami come fanno i gufi. Insomma Mattè, facci sognare perchè la realtà fa piangere!
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