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BRANDIZZO. Bilancio ai minimi storici

BRANDIZZO. Bilancio ai minimi storici
Un bilancio debole a testimonianza di un Comune povero che nonostante tutto è riuscito a rispettare il patto di stabilità”. Giovedì sera, in consiglio comunale, le parole di Roberto Buscaglia suonavano pressappoco così. Il primo cittadino e la sua amministrazione hanno infatti discusso ed approvato il rendiconto d’esercizio 2014, “quello che indica come e dove sono stati spesi i soldi di un anno di vita dell’amministrazione”. Snocciolando alcuni numeri, il bilancio 2014 di Brandizzo si chiude con un avanzo di amministrazione pari a 211 mila euro - 101 mila euro di fondo spese in conto capitale, 56 mila di fondi vincolati per il pagamento delle contravvenzioni stradali e 54.450 per quelli non vincolati -. “Sono cifre piuttosto basse - ha commentato il sindaco rivolto a tutti i consiglieri -, ma ritengo che sia poco lodevole per un Comune che ha tanto da fare avere degli avanzi di amministrazione elevati. Che invece hanno senso quando la comunità non necessità di nulla perché ha tutto”. “Questo risultato - aggiunge - è dovuto anche al fatto che abbiamo dovuto cancellare circa 450 mila euro di residui attivi inconsistenti, che crediamo non verranno mai incassati”. Tra questi rientrano, ad esempio, alcuni trasferimenti dallo Stato, i finanziamenti che l’ex Provincia, ora c, erogava per il funzionamento dell’asilo nido e le multe non pagate degli anni dal 2007 al 2009. “Il nostro è un Comune povero, che entra in difficoltà anche solo alla ricerca di poche migliaia di euro ma - ribadisce Buscaglia - nonostante questo i risultati che abbiamo raggiunto sono positivi, il nostro bilancio rispetta tutti i parametri di salubrità. Non abbiamo sforato i 335 mila euro del patto di stabilità, sebbene riceviamo più di un milione di euro in meno rispetto a tre anni fa. Dall’altro lato ne abbiamo risparmiati circa 120 mila”. Ad apprezzare “i tentativi di mantenere le spese sotto il livello di criticità” sono Germana Boffo e Giuseppe Deluca. I due, però, criticano il profilo politico delle scelte adottate dalla Giunta. “In questa situazione, a farne le spese sono i cittadini che pagano le tasse con le aliquote massime facendo enormi sacrifici, mentre i più deboli continuano a chiedere sempre più aiuti - ha dichiarato Boffo -. Ci troviamo di fronte ad un impoverimento reale e notevole del ceto medio e di fronte a persone che vendono il proprio capitale per sopravvivere”.
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