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CAVAGNOLO. Emergenza ladri, profughi e zingari: un carabiniere ogni 2.300 abitanti non basta. I sindaci chiedono aiuto

CAVAGNOLO. Emergenza ladri, profughi e zingari: un carabiniere ogni 2.300 abitanti non basta. I sindaci chiedono aiuto

Mario Corsato, sindaco di Cavagnolo

Emergenza ladri. Emergenza profughi. Emergenza zingari. E un carabiniere ogni 2.300 abitanti... In queste condizioni, la percezione della sicurezza dei cittadini va a farsi benedire. E non solo quella. A Cavagnolo e Brusasco, mentre i residenti hanno smesso di dormire la notte per difendere le loro case dall’ondata di furti di questi giorni e che sembra non placarsi più (l’ultimo colpo stanotte, zona via Cristoforo Colombo, in pieno centro paese ndr), mentre si aspettano sei nuovi profughi che andranno ad aggiungersi ai diciotto che già vivono qui, le amministrazioni comunali non sanno più a che santo votarsi per chiedere maggiore sicurezza. Ieri, lunedì 4 maggio, i sindaci Mario Corsato e Franco Cappellino hanno firmato una lettera indirizzata al Ministro dell’Interno Angelino Alfano, al prefetto di Torino Paola Basilone, al Sindaco Metropolitano e presidente dell’Anci Piero Fassino, e ai comandanti del Provinciale, di Chivasso e di Cavagnolo dei Carabinieri. L’oggetto la dice già tutta: “Controllo del territorio: richiesta di incontro urgente”. E la lettera fa seguito ad un incontro già avvenuto un anno fa, il 20 febbraio 2014, in Prefettura, in cui s’era parlato della gestione degli alloggi ATC nei due comuni e dei problemi legati ad un nucleo di zingari che viveva - e vive tutt’ora - al Palazzo Alice. “A distanza di un anno dall’incontro, favorito dalle inadempienze delle istituzioni compententi - scrivono oggi Corsato e Cappellino -, il nucleo si è notevolmente rafforzato creando un clima di intimidazione, di soprusi, di comportamenti ai limiti della inciviltà, provocazioni e problemi di sicurezza sanitaria non controllabili dai nostri Comuni con poche risorse economiche e umane (due vigili per i due comuni). Recentemente i Comuni di Cavagnolo e Brusasco hanno accolto 18 migranti e dalle notizie che abbiano altri sei sono in arrivo, per tutti si sta attivando un difficile percorso di integrazione aderendo alla Convenzione predisposta dal Ministero e dalle Prefetture per il loro utilizzo in lavori socialmente utili come volontari. In questi giorni sul territorio dei due Comune e in parte anche nei Comuni vicini si sono intensificati i furti in abitazioni con cadenze senza precedenti quattro - cinque a notte spesso a danno di persone sole e anziane, oppure di famiglie con bambini, quasi sempre con la gente in casa, creando un notevole allarmismo che sfiora la psicosi da furto tra la popolazione che si sta attivando per creare gruppi di improvvisati vigilantes (ronde o sentinelle) per pattugliare il territorio oppure medita di acquistare un’arma per difendersi...”. “Rimarchiamo con forza la cronica inadeguatezza dell’organico della caserma dei carabinieri di Cavagnolo - continuano i due sindaci -, attualmente formato da quattro agenti, di cui uno comandato in servizio all’ostensione della Sacra Sindone. Tre agenti per cinque Comuni molto estesi territorialmente e 6.300 abitanti non possono certo garantire un servizio accettabile. Ricordiamo che l’organico previsto è formato da otto agenti. Meno del 50 per cento”. Per questo è stato richiesto un incontro con Prefetto, Sindaco Metropolitano e forze dell’ordine “al fine di concordare le iniziative idonee per fermare o comunque limitare l’ondata di furti nel territorio, evitando pericolosi ‘fai da te’ che possono produrre danni, anche gravi, alle persone”. “Siamo certi che comprenderete - concludono Corsato e Cappellino - il profondo stato di impotenza e di profondo disagio nel quale si trovano ad operare i Sindaci dei piccoli Comuni, con scarse risorse economiche e umane, per affrontare da soli una situazione di emergenza che incide così profondamente nella qualità della vita delle persone”.
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