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"Rimanere in Cristo" di Fra Carlo

Gv, 15, 1-8 Rimanere in Cristo   Quello che avvince di ogni pagina del vangelo è quello che Gesù ci rivela di Dio. Nel caso della metafora della vita e dei tralci Gesù si manifesta nella sua persona di Figlio obbediente al Padre fino all’ultimo. Infatti è rimasto sulla croce unito al Padre, fidandosi solo ed unicamente del suo amore, senza nessun altro appoggio. Per questo Gesù chiede a noi di rimanere a lui, di affidarci a lui: ascoltando in modo attivo la sua parola. E come lui si è lasciate potare dal Padre, così anche noi per dare frutto. Non pensiamo che Gesù alluda all’incremento delle messe, della preghiera o delle pratiche spirituali in senso stretto. Si riferisce alla messa in pratica del suo progetto, per via del nostro senso di giustizia, di fraternità, di condivisione e di accoglienza del prossimo. Gesù ci dice ancora una parola molto categorica: senza di me non potete fare nulla. Infatti ci dona un apotenza di amore così esorbitatne da poter aver la forza di realizzare un’umanità nuova, più fraterna. Non solo la dona ai suoi, alla sua Chiesa, ma ad ogni uomo. Ognuno sa di avere in sè una sorta di vangelo implicito, che lo spinge a fare il bene sempre, comunque e in modo libero. pace e bene
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