“Perché non istituite il Consiglio comunale dei ragazzi?”. A firmare la mozione che arriverà sui banchi del sindaco Roberto Buscaglia e della sua maggioranza durante il Consiglio comunale di giovedì sono i consiglieri di minoranza di Alternativa Civica Giuseppe Deluca ed Aldo La Rosa. Nel comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi, i due, insieme alla coordinatrice cittadina Antonella Multari, sostengono la necessità di rendere i giovani “più partecipi e consapevoli alla vita della collettività sociale, in vista della loro assunzione di responsabilità più consapevole in età adulta”. “Il Consiglio comunale dei ragazzi - scrive il capogruppo Deluca facendo riferimento all’articolo 5 che, nello Statuto Comunale, prevede la creazione del cosiddetto Ccr - deve essere un luogo dove i ragazzi si riuniscono per esprimere le loro opinioni, confrontare le loro idee, discutere liberamente nel rispetto delle regole; inoltre è uno strumento utile agli adulti per conoscere e approfondire il punto di vista dei ragazzi sulla città e sui programmi di sviluppo”. Gli obiettivi da raggiungere, educare i ragazzi alla rappresentanza democratica; far vivere una concreta esperienza educativa; renderli protagonisti della vita democratica del territorio, attraverso il coinvolgimento nelle scelte che li riguardano e all'eventuale partecipazione alle sedute del Consiglio comunale degli adulti e delle Commissioni consiliari. A pensarla come lui sono anche Multari e La Rosa. “Il Consiglio comunale dei ragazzi - aggiunge la coordinatrice nella nota stampa - deve essere la sede dove giovani elaborano proposte per migliorare la città in cui vivono, dove prendono decisioni importanti che riguardano il territorio, cercano soluzioni a problemi che li riguardano portando il contributo di tutte le classi che partecipano al progetto”. Un luogo dove gli studenti dai 9 ai 14 anni possano “invocare” l’uguaglianza, la solidarietà, la libertà e la fratellanza. “L'esperienza - conclude invece La Rosa - dovrà essere condotta sotto l'attenta regia delle scuole di Brandizzo in quanto la scuola è il punto di riferimento di tutti i ragazzi”.
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