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Chiediti perché...

Chiediti perché...
I politicanti di professione sono convinti d’essere persone speciali, illusionisti della politica capaci di ingannare i cittadini ipnotizzandoli. In realtà, illusi da se stessi, riescono a proporre e alcune volte anche realizzare, delle vere e proprie supercazzole sempre ai danni dei cittadini. In ogni comune troviamo il ciarlatano, a volte veste i panni del Sindaco, a volte quelli dell'assessore o del segretario di partito. Politicanti cresciuti nell'ombra delle segreterie di partito dove la politica è potere, una costante verifica delle proprie capacità di esercitare la professione di vittima. Già perché se un cittadino si permette di segnalare che qualcosa nella propria città non va, come ad esempio un ambulatorio inaccessibile ai portatori di handicap, rischia di essere la causa delle insensate decisioni del Sindaco che, da vittima pubblica, si trova costretta a risolvere il problema, ad esempio chiudendo un ambulatorio. Se gli assessori regionali Caterina Ferrero, Ugo Cavallera e l'attuale Antonio Saitta non hanno mai minacciato la chiusura dell'ambulatorio di Verolengo perché dobbiamo sentire questa proposta indecente dalla Sig.ra Rosanna Giachello, attuale Sindaco di Verolengo? Minacciare di buttare il bambino insieme all'acqua sporca è un gesto forte quanto stupido e dannoso per tutta la comunità, dunque perché lo propone? Questa è una classe politica cresciuta a pane e vittimismo, la regola è colpevolizzare chiunque segnali il proprio disagio, a monito per il futuro. Una classe politica che conforta le sofferenze dei cittadini semplificandole, in un fastidioso ottimismo, che se usato nei loro confronti gli provocherebbe crisi di rabbia. Caro amministratore pubblico chiediti cosa pensa il cittadino quando è in coda al pronto soccorso o in un ufficio postale pieno all'inverosimile o quando tenta di spingere la carrozzella del proprio figlio per entrare nell'ambulatorio. Abbiamo un disperato bisogno di comprendere, di condividere e di costruire. A fare la vittima, ricattando e colpevolizzando gli altri, non si risolvono i problemi dei cittadini. Caro amministratore pubblico chiediti perché non riesci ad abbassare le tasse ai cittadini o a tenere aperti i servizi pubblici... chiediti perché non hai idee! Ci accusano di non avere esperienza politica, di non saper governare perché siamo cittadini. Ma io non ho mai visto una famiglia fallire, al contrario ho sempre visto le amministrazioni gestite dai partiti fallire. Se vuoi dare un futuro alla tua città e a questo Paese non basta aspettare e sperare, occorre vivere, segnalare e partecipare! Che ognuno si impegni in prima persona se vuole che le cose cambino, perché solo insieme c'è la possiamo fare!
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