Che l’approvazione del passaggio di gestione del servizio idrico comunale alla società torinese Smat causasse lo sdegno del Comitato Civico per la difesa dell’acqua pubblica di Rondissone non c’erano dubbi. Ma chi invece poteva immaginare che tale passaggio potesse scalfire in pochi attimi l’amministrazione sempre compatta di Miriam De Ros? Michael Torasso, giovane consigliere di maggioranza, ha infatti votato contro la delibera con cui il Comune cede la gestione della rete idrica. Ha votato come Cambursano, Sgherzi e Biscotti, i consiglieri di opposizione. Mentre De Ros ed il suo vice Martin cercavano di convincere cittadini e non solo che “la decisione che si prenderà questa sera è un atto di democrazia”, c’era chi, in cuor suo, ha cambiato idea. Dopo una vana richiesta di spiegazioni a Torasso- il consigliere ha preferito abbandonare l’aula senza rilasciare dichiarazioni- una De Ros sempre più rossa di rabbia e di vergogna si è infatti rinchiusa nel suo ufficio per “riunione strettamente riservata” con i membri della maggioranza. Lo scopo, naturalmente, discutere il futuro del consigliere Torasso. E proprio lui, venerdì pomeriggio ci ha spiegato i motivi della sua decisione: “Innanzitutto voglio premettere che il mio dissenso all’approvazione dei due punti del Consiglio non era riferito ai membri della maggioranza, ma alla legge che si andava ad approvare. L’ho fatto perché non la condivido, trovo che vada contro i criteri della democrazia. Nessuno può imporci di scegliere a chi dare in gestione il nostro servizio idrico senza permetterci di votare. Purtroppo però il problema nasce a monte con il decreto Salva Italia di Renzi”. A chi invece lo accusa di essersi “venduto” alle minoranze chiarisce: “La mia decisione non è stata assolutamente manipolata né dal Comitato Civico per la difesa dell’acqua pubblica né da altre figure. In questo momento non ho nulla contro la maggioranza, può capitare a tutti una situazione in cui si possono avere delle opinioni diverse e questa è stata una di quelle”. Sempre il consigliere rivela poi i motivi per cui il suo pensiero è uscito “allo scoperto” solo durante il consiglio comunale. “In tutti questi mesi ho preferito mantenere una posizione neutra sia per evitare ulteriore accanimento sulla questione, sia perché nel frattempo ho voluto analizzare per bene i documenti. Durante il consiglio - continua - non mi sono astenuto perché ritengo che in questioni così importanti come quelle dell’acqua sia necessario prendere una posizione”. Alla domanda, frullata in testa un po’ a tutti riguardante le sue possibili dimissioni, Torasso risponde: “Ho parlato con il sindaco e con gli altri membri della maggioranza e non ho nessuna intenzione di dimettermi”.
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