C’è chi ha comperato e non riesce a rivendere e chi vuole acquistare ma non riesce a comperare. E’ difficile da interpretare la situazione di stallo in cui versa un’altra delle tante cattedrali spuntate come un fungo in terra di Chivasso. Parliamo dell’edificio di via del Collegio, dove un tempo faceva bella mostra di sè e fischiettavano le insegne del ristorante “la Locanda del Sole”, meta preferita dei pranzi e delle cena della chivassesità che contava, proprio a fianco dell’ex convento di San Bernardino. Entrambi gli edifici erano stati acquistati dall’imprenditore illuminato Mario Bonardo per essere trasformati in albergo a 5 stelle, centro benessere, spazi commerciali e mini alloggi. Un complesso faraonico cui si aggiungeva la sede direzionale situata a fianco del Duomo e una specie di agriturismo con soli prodotti bio in frazione Castelrosso. Un’operazione, come dicevamo “faraonica” per quei faraoni che si auspicava dovessero arrivare in città, in un tempo in cui Chivasso davvero s’era messa a pisciare lungo, con i prezzi delle case al metro quadro talmente alti da far invidia a Montecarlo e Milano 2. Altri tempi. Fallito il progetto. Fallito il sogno degli yacht ormeggiati in piazza d’Armi e degli elicotteri parcheggiati al Pastore. Fallite le società di Bonardo, una dietro l’altra, con tanto di accusa di bancarotta fraudolenta. Fallito tutto, ma proprio tutto, il Convento è stato acquistato dall’Immobiliare Sant’Andrea di Pierluigi Caramellino, l’altro edificio se lo è aggiudicato l’Immobiliare Giuria di Torino con Paola Fessia. Succede che oggi, a condominio ultimato e con ancora una serie di appartamenti e negozi da vendere, si scopre - ma i residenti in via del Collegio se n’erano accorti già da un bel pezzo - che il fabbricato così come è stato abbattuto e ricostruito è più largo e più lungo di quanto non fosse prima. Si scopre che non c’è l’abitabilità. Si scoprono una lunga serie di denunce, per una altrettanto lunga serie di danni provocati agli edifici adiacenti. E c’è chi ha subito cedimenti strutturali della propria casa con vistose crepe sui muri. Chi lamenta infiltrazioni d’acqua mai viste prima e chi, come per esempio Caramellino, dice di essere stato danneggiato dalla semplice non conformità e dal restringimento della strada che corre a fianco dell’albergo che non c’è. Soprattutto non si sa più a chi dire tutte queste cose... “Squilla il telefono, magari c’è anche chi risponde, ma poi si blocca tutto”, ci dice un inquilino. “Sembra quasi di parlare con un sordo...”, ci dice un altro. E non sapendo nè leggere, nè interpretare tutto questo, nelle scorse settimane, i nuovi inquilini, si sono organizzati con una riunione di condominio e hanno nominato un amministratore. “L’Immobiliare Giuria non si è presentata e noi abbiamo dato incarico ad un professionista di Chivasso. Saprà lui adesso cosa fare... Ci sono delle spese da affrontare. Vedremo...!”, sottolineano. Insomma, a fianco dell’albergo che non c’è c’è anche un condominio che non c’è! E’ l’Amministrazione comunale? E il sindaco so-tuto-mi Libero Ciuffreda.... ? Evidentemente anche lui non c’è...
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