Basta poco, che ce vò? Diceva una pubblicità che qualche anno fa passavano alla tv per sensibilizzare il pubblico ad una maggior attenzione ai meno fortunati. Basta poco, che ce vò? E’ quello che avranno pensato, la scorsa settimana, i tanti montanaresi che hanno letto sul nostro giornale e sul sito internet 12alle12.it la notizia della chiusura della sezione Aism di Chivasso. Facciamo un passo indietro. Dal 31 dicembre scorso, la delegazione locale dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, presieduta da Paola Marisa, ha chiuso baracca e burattini. I cento associati della città e del chivassese, per dare il loro contributo volontario alla ricerca e per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del sostegno alla lotta alla sclerosi multipla, dovranno ora rivolgersi a Torino. Oppure cercare qualche altra delegazione in provincia. Ma perché l’Aism che da anni operava in città si è sciolta? Semplice: non ce l’ha più fatta a tirare avanti con le spese. Ha chiesto anche un sostegno al Comune, ma da Palazzo Santa Chiara l’amministrazione del sindaco Libero Ciuffreda, sensibile a parole alle tematiche sociali, ha fatto spallucce. L’Aism aveva sede alla casetta 15, zona “viola”, al campus delle associazioni all’ex Tav, ma mantenere in piedi quella struttura, ottenuta in comodato d’uso gratuito dal Comune, era diventato impossibile tra spese per corrente elettrica, riscaldamento, manutenzioni varie. L’appello all’amministrazione chivassese - “Dateci una mano” - è caduto nel vuoto e così Chivasso perde un presidio rilevante e non ci fa una gran figura agli occhi del mondo del volontariato e dei tanti malati che soffrono di sclerosi multipla. Lo perde Chivasso ma, forse, non il chivassese. Da qualche giorno, dal social network facebook e poi via via a tutti i canali di comunicazione, è iniziata dalla vicina Montanaro del sindaco Giovanni Ponchia una corsa a salvare quel che resta dell’Aism. Sentite un po’ qua. “Da un primo confronto con gli assessori della Giunta - scrive su facebook il sindaco montanarese Ponchia - è emersa la disponibilità ad ospitare, se fosse possibile, l’Aism a Montanaro. In prima istanza è necessario capire con l'associazione di che tipo di locali avrebbero necessità. La nostra disponibilità è massima”. “Abbiamo già sentito qualche persona di Montanaro legata a questo gruppo - ci spiega Ponchia -. Staremo a vedere: noi abbiamo dato la disponibilità a trovare un locale, che potrebbe essere ad esempio uno spazio della biblioteca”. “Ci stiamo muovendo come partito, prendendo i vari contatti per capire da dove partire - spiega Gozzellino -. C’è tutto il nostro impegno a portare avanti la questione con le due amministrazioni, che siano quella di Chivasso o quella di Montanaro. Staremo a vedere”. Basta poco, che ce vò?
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.