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CHIVASSO. Il nuovo segretario: "Sono pronta ad una nuova sfida"

CHIVASSO. Il nuovo segretario: "Sono pronta ad una nuova sfida"

Giuseppina De Biase

Non c’era probabilmente esordio peggiore in Consiglio comunale a Chivasso che le potesse capitare. Una seduta aperta sul progetto WastEnd, un milione di rifiuti industriali in arrivo alla discarica di regione Pozzo, circa duecento cittadini incavolati neri nel pubblico e un’amministrazione comunale sulle barricate, a respingere i colpi dell’opposizione. Giuseppina De Biase, cinquant’anni, di cui già venti d’esperienza in amministrazioni comunali del torinese, mercoledì sera ha fatto il suo esordio in una seduta di Consiglio, a Palazzo Santa Chiara. Da metà gennaio è infatti il nuovo segretario comunale chiamata a sostituire Giovanni Lombardi. “In effetti ero un po’ tesa, in tanti anni di esperienza non mi era mai capitato un Consiglio aperto al pubblico, ma poi mi pare si sia svolto tutto nella norma, no?”. Sorride, il giorno dopo, nel suo ufficio al primo piano di Palazzo Santa Chiara. Mamma di due ragazzi di diciotto e dodici anni, Riccardo e Alessandro, sposata con Antonio Conato, segretario comunale a Borgaro, Giuseppina De Biase è arrivata a lavorare nella città del nocciolino, dove vive con la famiglia, dopo una lunga esperienza in giro per il chivassese. Originaria di Torre Annunziata, laureata in economia e commercio, dopo un’esperienza di cinque anni nell’amministrazione di un’azienda multinazionale a Napoli, è arrivata in Piemonte insieme al marito, che all’epoca lavorava nei Comuni di Cereseto e Ponzano Monferrato. S’è fatta le ossa, come si dice, a Brusasco, dove è stata segretaria comunale per diciotto anni, a Brandizzo, per otto, Mazzè, per tre, e a Brozolo, per un breve periodo. A gennaio ha lasciato le segreterie di Brusasco e Brandizzo per trasferirsi a Palazzo Santa Chiara. Altro comune, con un bacino di utenza di venticinque mila abitanti, altra mole di lavoro e, certamente, altre responsabilità. “Questo è sicuramente il ruolo più importante che mi ritrovo a ricoprire - spiega -, ma non per questo sono preoccupata. Anzi. E’ una soddisfazione, un motivo di orgoglio e di impegno a migliorarmi. Ho ricevuto un’accoglienza ottima dalla parte politica e dalla struttura: uno stimolo in più per fare meglio. Sono una persona positiva, cui piace pensare al domani con fiducia: considero Chivasso una tappa importante nel mio percorso professionale”.
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