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VEROLENGO. Giachello: "L'argine si farà"

VEROLENGO. Giachello: "L'argine si farà"
La conferma è arrivata martedì mattina durante la Conferenza dei Servizi relativa alla fase di verifica della procedura di Via del progetto preliminare per la sistemazione ed il rinforzo della sponda sinistra del fiume Po. L’argine per la messa in sicurezza del Comune di Verolengo dalle alluvioni si farà. A ribadirlo chiaramente è stato il sindaco Rosanna Giachello. Di fronte all’Aipo, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po, a diversi esponenti dei Consorzi Irrigui e accanto all’assessore Tiziano Matta, il primo cittadino di Verolengo ha infatti sottolineato l’importanza di quel progetto nato nel lontano 1994. Questo nonostante le forti polemiche sulla sua presunta inutilità sollevate nelle scorse settimane da una trentina di cittadini residenti in regione Colombaro, zona tra le più a rischio alluvioni del territorio, “tagliata fuori” dal progetto del nuovo argine non si sa bene perché. Così infatti ha spiegato Giachello: “Nel 2007, con la decisione del Comune di aderire alle direttive Pai, è arrivata la variante che tagliava fuori dal progetto dell’argine regione Colombaro e lo limitava alle zone del centro abitato. All’epoca non è pervenuta alcuna osservazione da parte dei cittadini, per cui la variante è stata approvata”. Era il 2010. Quindi, a detta del sindaco - e a rigor di logica -, lo spazio lasciato alle polemiche non dovrebbe sussistere... “La realtà - ha continuato poi il primo cittadino - è che dal 2010 al 2014 c’è stata una totale mancanza di comunicazione tra il Comune e la Regione. Solo con il nostro arrivo, e dopo quattro giorni dall’insediamento della nostra Giunta, è stato richiesto lo stato di avanzamento dei lavori. E’ da giugno che ci stiamo mobilitando per la concretizzazione dell’argine”. Sempre Giachello tiene a precisare che “questo non significa che abbiamo intenzione di lasciare soli i residenti di zona Colombaro”. Anzi. Durante l’incontro di martedì mattina, gli amministratori di Verolengo hanno mostrato la loro intenzione di intervenire anche sulla parte di territorio lasciato finora “scoperto” dalla messa in sicurezza. “Abbiamo deciso di procedere con la realizzazione del progetto preliminare per la messa in sicurezza delle sponde sinistre del Po - ha ribadito Giachello-, ma contemporaneamente ci stiamo muovendo anche per iniziare l’iter che ci porterà alla realizzazione di un argine che proteggerà le sponde di regione Colombaro e tutti i suoi cittadini”. Infine conclude: “È un’opera troppo importante che non può più essere rimandata. Faremo di tutto per poterla realizzare”. Tempi previsti: primavera 2016 per l’inizio dei lavori del nuovo argine. Per la messa in sicurezza di regione Colombaro, invece, ci vorrà un po’ di più: se tutto andrà come deve, potrebbe essere sufficiente questa legislatura…
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