Il sindaco di Salassa Giuseppe Ansinello non ci sta e si infuria con il Ministero dell’Ambiente. Oggetto del contenzioso è il bando indetto ad aprile del 2012 “Un raggio di sole sulla scuola” per il co – finanziamento di un impianto fotovoltaico sul tetto della scuola elementare. Il finanziamento previsto ammontava a 15.887 euro a cui sarebbero stati aggiunti 10.600 euro stanziati dal Comune per un totale di 26.487 euro. Il Ministero non ha ammesso il contributo al Comune di Salassa che si è classificato 876esimo con un punteggio pari a 17/30. Ma ciò che ha scatenato l’ira del primo cittadino non è stata la posizione ottenuta nella graduatoria, ma le motivazioni che il Ministero ha fornito, dietro formale richiesta. Le risposte non sono tardate ad arrivare ma con grande stupore dell’amministrazione le motivazioni sono state alquanto “beffarde”: secondo il Ministero nel progetto risultavano mancanti i dati climatici della località ed il preventivo di spesa doveva essere redatto da una ditta di settore. “Innanzitutto volevamo sapere la posizione in cui eravamo arrivati visto che la graduatoria non era stata pubblicata, poi ci interessava capire come mai erano stati finanziati progetti giunti oltre il termine utile. Fra i progetti finanziati compariva anche un progetto pervenuto prima dell’apertura dei termini – ha spiegato in conferenza stampa Giuseppe Ansinello –. Le risposte non sono tardate ad arrivare, ma con grande delusione di tutti hanno motivato la nostra esclusione con giustificazioni beffarde. I dati climatici della località erano allegati e dettagliati. Per quanto riguarda il preventivo di spesa mi sembra che vada contro ogni norma sulla trasparenza farsi redigere il preventivo da una ditta di settore”. Il sindaco si è sentito preso in giro dal Ministero dell’Ambiente. “Quello che mi ha dato più fastidio è che questa sembra una cosa da Prima Repubblica. Sono scaduti anche i termini di ricorso e l’avanzo di amministrazione andrà agli enti privati. Sembra proprio che vogliano dare i soldi al privato” ha stigmatizzato Ansinello. Inoltre, il primo cittadino ha precisato che comuni come Caprarola (Lazio), Servigliano (Marche) e Borrello (Calabria) hanno ottenuto ben due finanziamenti da 40 mila euro l’uno, il massimo della cifra. “Per noi la beffa è stata doppia perché non solo avevamo chiesto una cifra modica per la realizzazione di un progetto che ci avrebbe fatto risparmiare molto ma i soldi avanzati sarebbero stati utilizzati a favore della scuola e degli studenti” ha concluso amareggiato Ansinello.
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