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Mc, 1, 29-39 Andiamocene altrove

Mc, 1, 29-39 Andiamocene altrove

vangelo

Il marchio di fabbrica di Gesù è l’universalità: “Sono venuto per”... tutti, per predicare la Buona Notizia che Dio ama ogni uomo e devo andare ovunque ad annunciarlo. Gesù non è divorato dalla fretta, ma dall’urgenza di offrire se stesso per la vita nuova di tutti. Se c’è un quid proprio del Gesù di Marco è che non si lascia ingabbiare in nessun schema religioso. Di fronte al male in tutte le sue forme non enuncia teorie, ma si mette al nostro fianco. Ha condiviso la sofferenza sulla sua pelle ed ha dato la vita, sempre rimanendo unito al Padre. Nel suo amore per noi si è operata la trasformrazione del male in bene. Così ha inaugurato il tempo nuovo, quello che sarà alla fine dei tempi, quando ogni male sarà scomparso. Ma non si può ridurre Gesù ad un traumaturgo, ad un santone guaritore. E poi Gesù non vuole sostituirsi all’impegno degli uomini a debellare il male. La fede in lui però è quella forza di grazia, che ampiamente compensa le forze che ci vengono meno nella malattia. pace e bene
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