Aldo Corgiat, sindaco di Settimo fino a maggio 2014, dirigente provinciale del PD ed esponente di rilievo della cosiddetta sinistra interna, è tornato a tempo pieno al suo lavoro all'Istituto Zooprofilattico di Torino.Come ti trovi nei tuoi nuovi abiti “civili”. Sono passati sette mesi e già sembra un’eternità. Come si diceva a naja sono tornato “borghese”. La passione, o malattia, per la politica non mi è passata ma un maggior distacco consente di vedere le cose da un punto di vista forse più obbiettivo. Da cittadino, ci sono cose che prima non notavi e che ora ti infastidiscono e viceversa, cose a cui prima davi molta importanza e che ora sono insignificanti. Ad esempio ? Trovo ad esempio insopportabile il continuo cambio di regole a cui siamo sottoposti e, ancor di più, il pressapochismo dei nostri (teorici) rappresentanti che approvano leggi senza leggerle e che non sanno valutare le conseguenze delle loro decisioni. Mi sono invece totalmente indifferenti, par fare un esempio, le parole forti che sempre di più sono usate in politica ma che spesso nascondono una povertà di progetto e di visione di lungo periodo. Recentemente il sindaco di Chivasso ti ha attaccato duramente in un'intervista alla Nuova Periferia. Come rispondi alle critiche? Ho letto quell'intervista e francamente non ho capito quale sia il merito. Ciuffreda dice che "ho fatto il mio tempo" e che quindi debbo uscire di scena. Concordo pienamente con lui, non ho mai apprezzato chi non sa invecchiare e la vita è piena di cose belle da fare diverse dall'incarico di Sindaco. Faccio però osservare che se il limite è dato dall'età anagrafica Libero Ciuffreda ha due anni più di me e se invece è dato dall'età amministrativa per nostra fortuna è la legge a stabilire il limite dei due mandati. Forse intendeva altro... Spero che Ciuffreda, da buon giacobino, non voglia togliermi (magari con un'ordinanza) la libertà di espressione o i diritti politici. No, credo sia stata semplicemente una svista e non si sia accorto che da sette mesi ho concluso il mio secondo mandato, con l'avanzare degli anni capita. Sì, però Libero Ciuffreda dice che tu rappresenti la vecchia e deludente politica.... Mi pare che i principali referenti politici per Ciuffreda, quelli a cui ci si rivolge in caso di bisogno, siano Fassino e Cambursano. E' un modo per sentirsi giovani. Se poi il nuovo corso è quello rappresentato dal suo giovane vicesindaco e assessore a WastEnd, allora non prevedo nulla di buono. Dice anche che hai fatto dei danni.... Ho letto. Evidentemente Ciuffreda non sa cosa sia la parola "rispetto". Errori ne ho fatti tanti, danni no e sono in grado di dimostralo a chiunque. Uno degli errori che ho fatto è certamente quello di aver sostenuto la candidatura di Ciuffreda. Anch'io, come tanti altri, ho pensato che un bravo e onesto medico potesse essere anche un bravo amministratore pubblico. Ma come fate a stare nello stesso partito? Ma perchè, Ciuffreda è ancora nel PD? Avevo letto in recenti dichiarazioni che, a causa della mancata candidatura nel consiglio per la città metropolitana, non avrebbe più rinnovato la tessera. Quando è stato eletto era appena entrato e dopo due anni è già uscito, mi sembra politicamente una persona molto inquieta. E' tipico dei personaggi che si avvicinano all'impegno politico dopo essersi prima occupati con successo della propria professione e della propria carriera. Spesso a questi ottimi professionisti, uomini e donne di successo, gli manca l'umiltà di saper ascoltare gli altri, di partecipare ad un gruppo anche quando non si è leader. Vuoi dire che il Sindaco di Chivasso non sa fare squadra? Peggio. Credo che Ciuffreda abbia una concezione estremista della politica che forse gli deriva dai suoi passati trascorsi in formazioni antagoniste. Tutto diventa oggetto di competizione e concorrenza per altro senza capirne lo scopo. Un Sindaco, per sua natura, cerca di portare avanti gli interessi della propria città ma lo si può fare anche senza trasformare tutto in un palio degli asini. Per Ciuffreda e il suo vice, gli altri Sindaci sono tutti nemici, quando non di peggio. Anzichè proporre politiche di cooperazione e cercare di capire e ascoltare le ragioni degli altri, si preferisce la strada della differenziazione, della ricerca del nemico che ti faccia sentire eroe. L'intervista rilasciata da Ciuffreda ha molti aspetti emblematici di questo modo di intendere la politica e l'azione amministrativa. Dappertutto ci sono nemici (o gufi) e gente che complotta contro di lui e la sua Giunta. Oltre ovviamente al sottoscritto, ci sono le opposizioni passate, presenti e future, le amministrazioni precedenti, e adesso anche i vigili, i sindacati, le associazioni ambientaliste ecc. ecc.. Sulla falsa riga di quanto avviene anche a Roma o a Napoli, anzichè cercare di correggere i propri errori e inadeguatezze si cerca il nemico esterno a cui dare la colpa. Un'ultima domanda, cosa pensi del progetto WastEnd e della disponibilità data dall'amministrazione chivassese ad un nuovo ampliamento della discarica di Pogliani per un milione di metri cubi ? Analogamente a quanto già è successo per la discarica di Basse di Stura credo sia indispensabile che il pubblico rispetti gli impegni presi con i cittadini. Sono dieci anni che tutte le istituzioni (Provincia, Bacino 16, Comune) in diverse occasioni, hanno assunto l'impegno di considerare esaurita la capacità ricettiva dell'impianto. Le deroghe sono state motivate da emergenze e accompagnate da solenni dichiarazioni di prossima chiusura. Non ci sono ragioni, diverse dagli interessi economici, che motivino nuove deroghe o ampliamenti. La discarica va chiusa al più presto. Questo, a mio avviso, non necessariamente significa rinunciare ad un polo di trattamento a freddo delle frazioni differenziate della raccolta rifiuti urbani e assimilati. Occorre al più presto aprire tavoli di dialogo, invece si continuano ad inventare nemici e complotti e, da parte di alcuni amministratori, a tenere comportamenti e rapporti con l'impresa francamente imbarazzanti. Parli da chivassese.... Avrai mica cambiato residenza....? Cosa vedi nel futuro della politica di Chivasso. A Chivasso ho passato 5 anni della mia vita quando ero studente all'ITIS Leonardo da Vinci. Conservo molti bei ricordi e alcuni amici. E' una bella cittadina, con una indubbia centralità territoriale e ricca di potenzialità se non si isola dagli altri Comuni. Credo che l'amministrazione Ciuffreda abbia rappresentato per molti chivassesi una speranza che però già si stia trasformando in delusione. La radicalità parolaia non può avere futuro se poi non si confronta con la capacità di innovazione vera e di cambiamento, che francamente non riesco a vedere nell'amministrazione di Chivasso. Mi spiace che il PD Chivassese sia sempre più schiacciato sull'amministrazione e privo della capacità di esprimere un pensiero autonomo, di aprire riflessioni che vadano al di là del contingente, come la politica dovrebbe fare. Nel futuro e non solo a Chivasso, penso si aprano spazi crescenti per un senso civico che si voglia organizzare per raccogliere nuovamente la fiducia di quelle centinaia e migliaia di elettori che non partecipano più. Al di là dei partiti e delle logiche di schieramento politico auspico un vero rinnovamento, capace di guardare avanti e di discutere e realizzare progetti concreti senza inventarsi nemici e senza aver bisogno di denigrare chi è venuto prima di te o chi la pensa in modo diverso da te.
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