Inizia un nuovo anno e la LISTA DEI CITTADINI c’è, sempre pronta a contribuire con le scelte, con le idee a rilanciare un territorio che nell’ultimo anno si è meglio identificato nell’Anfiteatro Morenico di Ivrea. Periferia di una grande Città, Torino, divenuta Città Metropolitana, questo territorio omogeneo a cominciare dalla morfologia che lo configura e lo caratterizza, ha ora una importante nuova carta da giocare per il suo futuro. Il 2015 fornirà l’occasione per sfruttare elementi esterni che paiono favorevoli come il prezzo del petrolio in netto calo o il costo del danaro ancora basso, da affiancare ad altri che dipendono esclusivamente dalla lungimiranza della sua Popolazione ( ci credo) e dei suoi Amministratori (ci credo meno). Occorrerà constatare quanto si sarà capaci di comprendere che sistemi sociali che fino a ieri costituivano l’assoluto riferimento di un modo di vivere, oggi non possono più garantire il livello e la consuetudine di vita a cui ci eravamo abituati. Il rischio è quello che, come sempre, si prenda atto della improrogabilità di una situazione quando non ci sono più le prerogative per costruirne, in tempo utile, un’altra altrettanto funzionale e rassicurante. Se perderemo questo treno, in parole povere, difficilmente se ne presenterà un altro in stazione! Mi rendo conto quanto difficile possa risultare trattare questo argomento in un’area dove sino a pochi anni addietro chi usciva da una scuola tecnica industriale aveva praticamente l’accesso assicurato al lavoro. Dove la sicurezza del posto di lavoro, ora inesistente, era scandita addirittura dalla successione in ambito familiare tra la vecchia generazione che andava in pensione ( peraltro in età invidiabile) e la nuova, che ne rioccupava la disponibilità continuando la tradizione e migliorando sovente anche il grado aziendale. A chi toccherà il gravoso compito di agevolare la costruzione di un nuovo sistema socio-economico che interrompa l’impauperamento di cervelli da noi già in atto da tempo ?. Sono molto dubbioso che l’attuale classe politica sia in grado di assolvere a questo compito. Il 2015 dirà molte cose anche in questa direzione. Occorre ricordare che ad Ottobre 2014 è stato costituito il Consiglio della Città Metropolitana che avrà l’onere e l’onore di stendere lo Statuto della medesima. Non ci sarà molto tempo quindi per far sentire la voce dell’Anfiteatro Morenico, molto più efficace di quella della sola Ivrea o di Strambino invece che Montalto Dora e far pervenire in quel contesto le esigenze e le proposte di una vasta area, una Città Diffusa di oltre 100.000 abitanti. Nelle poche righe che precedono è abbozzato, a mio modo di vedere, il meccanismo determinante su cui si dovranno concentrare le attenzioni di tutti noi nei prossimi mesi. D’altra parte del cambiamento epocale che stiamo vivendo, oltre a prendere atto degli indicatori internazionali che possono alleggerire o aggravare la pressione economica, magari segnalandoci che l’economia degli USA è tornata a viaggiare come quella asiatica o che il Mondo Arabo è già alla ricerca delle nuovi fonti di ricchezza da sostituire a quella del petrolio, ormai obsoleta, dovremmo estrarre le motivazioni per cercare di essere protagonisti anche noi, almeno per quanto ci riguarda più da vicino, cioè dello sviluppo pianificato e programmato del nostro territorio, del rinnovo di fonti di creazione di ricchezza meglio distribuita che oggi latitano. Basta quindi deprimersi e lamentare quasi un autodisprezzo. Occorre ritrovare in noi stessi, Cittadini dell’Anfiteatro Morenico, la forza morale, la fantasia, la creatività necessarie per invertire la tendenza, prendendo esempio dai molti casi di Aziende e di Persone che hanno saputo resistere e ripartire rinnovandosi. Non saranno certo un numero limitato di Sindaci anacronistici ed egocentrici o partiti che non rappresentano più alcuna linea politica se non quella clientelare o dell’immobilismo, a fermare l’intraprendenza e l’impegno di chi crede ed ama il Territorio e quindi vuole tornare a guardare lontano.
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