Sabato mattina, a Torrazza, si sono riuniti non uno, ma due “Consigli” comunali. Uno, istituzionale ed ufficiale, dal carattere urgente, convocato tra le mura del Palazzo municipale dal sindaco Massimo Rozzino per discutere otto punti all’ordine del giorno. L’altro, informale, in piazza, al freddo, tenuto dai consiglieri comunali di minoranza Davide Bugli, del Movimento Cinque Stelle, Enzo Castenetto e Guido Roveta di “Progetto Torrazza”. E’ scontro aperto, ormai, tra maggioranza ed opposizione. E nemmeno le ormai imminenti festività natalizie serviranno a placare gli animi. “Siamo qui fuori per dire basta al continuo ripetersi di comportamenti scorretti da parte del primo cittadino e del segretario comunale”, hanno inforcato, in una mini-assemblea con la stampa, i consiglieri di minoranza. In particolare, i tre denunciano il mancato rispetto dello Statuto e del Regolamento nelle modalità di convocazione del Consiglio. “Solo la sera precedente al Consiglio (venerdì per sabato mattina, ndr) siamo venuti a conoscenza che ci sarebbe stato un consiglio comunale convocato d’urgenza - inforca Bugli - E’ già la seconda volta che, nel giro di venti giorni, il sindaco organizza un Consiglio comunale urgente senza darci il dovuto preavviso”. La comunicazione, infatti, deve essere notificata con un lasso di tempo sufficiente da consentire alla minoranza l’accesso agli atti. “Riteniamo che un comportamento di questo tipo non sia giusto e nemmeno legale. Non abbiamo tempo per preparare le interpellanze e le interrogazioni da sottoporre e non possiamo nemmeno preparare le dichiarazioni di voto... - continua -. Inoltre, se un Consiglio viene convocato d’urgenza il punto all’ordine del giorno dovrebbe essere solo uno o, al limite, due. Invece avrebbero dovuto essere discussi ben otto punti”. I componenti della minoranza denunciano poi anche il fatto che quasi ogni Consiglio comunale, da qualche tempo a questa parte, riporti, appunto, la dicitura “urgente”. “Convocare questo tipo di riunioni - ribadisce Bugli - dovrebbe essere un evento sporadico, mentre qui a Torrazza sta diventando la norma”. Arrabbiati sono anche Castenetto e Roveta: “Stanno facendo di tutto per limitare la voce dei cittadini che tutti noi rappresentiamo e che, se sommati, sono più di quelli che rappresentano loro. Proprio per limitare il nostro rapporto con torrazzesi, il sindaco ha deciso anche di cronometrare gli interventi della minoranza e limitarli a due minuti. Persino le risposte alle interrogazioni vengono consegnate in forma scritta al diretto interessato ‘senza nemmeno essere lette’. Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere una lettera al Prefetto in cui diffidiamo sia il sindaco che il segretario comunale e chiediamo che vengano presi dei provvedimenti per garantire il rispetto delle regole”. Al momento, per contro, Bugli, Castenetto e Roveta fanno sapere che “ogni venerdì sera a partire da gennaio, terremo delle riunioni in cui aggiorneremo i cittadini di quanto avviene in Comune”.
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