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Liberi di uccidere

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Consiglio Comunale apero a Cavagnolo

Lunedì 15 dicembre 2014, a Cavagnolo, si è svolto un Consiglio comunale “aperto” su un tema importante: giustizia, ricerca e bonifiche. Questo perché l'amministrazione comunale di Cavagnolo sente il bisogno di "discuterne" insieme alla cittadinanza della recente sentenza della Cassazione in merito al Processo "Eternit" e degli incontri avvenuti a Roma tra Matteo Renzi, i Presidenti di Camera e Senato con il Sindaco di Cavagnolo Mario Corsato. Tutto nasce nel 2009 a seguito alle indagini condotte da Raffaele Guariniello, inizia il processo contro Stephan Schmidheiny e Louis De Cartier de Marchienne (morto nel 2013 a 92 anni). I due sono ritenuti i responsabili delle morti per mesotelioma avvenute tra i dipendenti delle fabbriche Eternit a contatto con l'asbesto. Il 13 febbraio 2012 il Tribunale di Torino condanna di primo grado i due responsabili a 16 anni di reclusione per "disastro ambientale doloso permanente" e per "omissione volontaria di cautele antinfortunistiche", obbligandoli a risarcire circa 3.000 parti civili. Il 3 giugno 2013 la pena viene aumentata a 18 anni e il 19 Novembre 2014 la Corte di Cassazione ha annullato la condanna dichiarando prescritto il reato di disastro ambientale, annullando dunque le condanne e i risarcimenti in favore delle parti civili. Questa assurda decisione della Cassazione mette in luce tutte le storture del sistema giudiziario italiano che consente a persone colpevoli di “disastro ambientale” di farla franca (Stephan Schmidheiny ride di noi in Svizzera) mentre in galera ci finiscono persone accusate d'aver incendiato un compressore. Per rispetto verso i famigliari delle vittime dobbiamo ricordare che la Cassazione non ha fatto altro che applicare la legge sulla prescrizione votata da questa classe politica. C’era da aspettarselo, un vero e proprio gioco di squadra: riducono i tempi di prescrizione per dare la possibilità ai migliori avvocati di tirare per le lunghe i processi fino ad ottenere le prescrizioni che salvano i grandi interessi dei propri assistiti. Ricordate il giorno della sentenza Eternit? Renzi e i partiti si stracciarono le vesti e si dichiararono indignati da quella sentenza. Ma come, si dissociano da loro stessi? Ma questi politici leggono e discutono le leggi prima di votarle? Il governo del “fare” strepita e si dissocia, ma quando ha dovuto mettere in calendario i disegni di legge del Movimento 5 Stelle che andavano a toccare i tempi di prescrizione, si sono ben guardati dal farlo! 40 milioni di tonnellate di amianto sono ancora presenti in tutta Italia: 6 quintali a persona. Se un materiale è considerato cancerogeno non può esserci un limite di legge. E' una vergogna tutta politica! I partiti che governano non possono sperare di cavarsela anche questa volta contando sulla nostra corta memoria. Non basta scandalizzarsi e indignarsi, occorre cambiare le leggi ingiuste. La storia è destinata a ripetersi nuovamente e non solo con l'amianto, ma anche con l'uranio impoverito o con l'inquinamento indotto da discariche e termovalorizzatori. Anche in questo caso i processi potrebbero chiudersi con una bella prescrizione e i partiti, quelli che da trent'anni governano l'Italia, che diranno? In una vergognosa e infinita sequenza si dissoceranno e si indigneranno, inutilmente, ancora una volta. Ma se la loro solidarietà è reale, si alzino le maniche e provvedano subito a calendarizzare i disegni di legge presentati dal Movimento 5 Stelle alla Camera e al Senato sulla prescrizione dei reati e sui reati ambientali. Se la loro indignazione è reale, questi disegni di legge possono andare in Commissione già oggi. E' da mesi che diciamo che bisogna fare qualcosa, bisogna mettere mano alle leggi, noi è da mesi che siamo pronti! Se vuoi dare un futuro a questa città non basta aspettare e sperare, occorre vivere e partecipare! Che ognuno si impegni in prima persona se vuole che le cose cambino, perché solo insieme c'è la possiamo fare!
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