Vitigno tradizionale della California. È da più di cento anni che è coltivato sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Malgrado i vini bianchi siano lì molto di moda, è il vitigno più coltivato negli Stati Uniti. Nel 1820 George Gibbs, proprietario di una scuola di enologia, importò dall'Austria diversi vitigni, tra cui lo Zinfandel. Per molto tempo si è pensato che il responsabile fosse l'ungherese Agoston Haraszthy. Anche le origini sono state a lungo molto controverse. Le più recenti analisi hanno dimostrato che lo Zinfandel è identico al vitigno italiano Primitivo, ma anche all'uva croata Crljenak Kaštelanski (Okatac). La sinonimia con lo Zinfandel fu scoperta casualmente nel 1967, quando un professore californiano in visita in Puglia, assaggiando del vino Primitivo, affermò che gli ricordava molto lo Zinfandel. Studi ampelografici e più recentemente l'analisi del DNA hanno confermato la corrispondenza Zinfande l - Primitivo. Non essendo note altre aree d'Europa dove questo vitigno fosse coltivato, veniva spontaneo pensare che in qualche modo esso fosse giunto in America provenendo proprio dalla Puglia. Ma pare non sia stato così, come ha confermato una ricerca condotta da un gruppo di ricercatori croati e californiani: verso gli anni '80 fu notata la somiglianza (per taluni addirittura sinonimia) tra lo Zinfandel - Primitivo e un vitigno d'origine croata ampiamente coltivato nella regione Balcanica, il Plavac mali. Indagini sul DNA hanno in seguito dimostrato che il Plavac mali deriva dall'incrocio spontaneo tra Zinfandel - Primitivo e Dobricic, un vitigno tradizionale della costa dalmata oggi assai raro. Ciò starebbe ad indicare una provenienza croata dello Zinfandel, ulteriormente rafforzata dal fatto che esso pare geneticamente simile alle vecchie cultivar della Dalmazia. Imparare la storia dello Zinfandel è imparare la storia della California. I vini che vengono da quest'uva hanno dovuto evolversi per andare incontro ai gusti dei consumatori, ed è esattamente questa abilità che li ha tenuti sulle nostre tavole e vicino ai nostri cuori. Ancora una volta lo Zinfandel sta per ritrovare il suo posto sotto i riflettori e i californiani non potrebbero esserne più felici. Lo Zinfandel ha molte facce: si trova come vino rosato dolciastro da picnic – il cosiddetto White Zinfandel –, come vino rosso scuro e rigido, di grande complessità e adatto a decenni di invecchiamento, o come vino in stile Beaujolais. Vinificate in bianco, ossia senza la buccia, le uve Zinfandel servono come base secca per gli spumanti e come vino di fondo per il Porto californiano, un vino da dessert fortificato. In California è richiesto oggi un particolare stile di vino: scuro, vigoroso con un pronunciato carattere fruttato e speziato. Un numero sempre maggiore di produttori seguono questo tipo di vini Zinfandel, e il risultato è notevole. Riscuotono molto successo e sono molto particolari i cosiddetti Old Wine Zinfandel che provengono da vecchie vigne. Anche in Sudafrica e in Australia si coltivano ora vigneti di Zinfandel, ottenendo in parte ottimi risultati. Le caratteristiche organolettiche dello ZinfandeI rosso sono: Colore: rosso granato intenso con sfumature violacee. Dal profumo emergono aromi di marmellata di fragole, more selvatiche, sentori tostati di barrique, lamponi, prugne e chiodi di garofano. Al palato è ricco e persistente con tannini morbidi, speziato. Vino di grande carattere e sapore
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