Vigili urbani insultati, minacciati e aggrediti mentre compilano una multa. E’ successo venerdì, poco dopo le 10, in via Nino Costa 43 a Chivasso, nel quartiere Borgo Sud Est, nei pressi dell’ingresso del centro prelievi dell’Asl To 4. L’agente scelto Silvia Coggiola ha riportato contusioni ad un dito della mano sinistra: è stata medicata in pronto soccorso e ne avrà per sei giorni. Che cosa le è successo? Semplice, stava facendo solo il suo lavoro. Ma oggi, con l’aria che tira in città, non è facile inforcare il taccuino e staccare una multa a cuor leggero. Silvia Coggiola stava elevando un verbale ad una Fiat Punto parcheggiata in divieto di sosta, regolato da segnaletica verticale, che prevede tra l’altro anche la rimozione forzata del veicolo. Quando è arrivata la proprietaria della Punto, insieme al suo compagno, era ormai troppo tardi: la vigilessa aveva già staccato la multa. “Ma non può annullarmela?! Mi sono fermata solo pochi minuti...”. Niente. Inutili le suppliche, fino a quel momento contenute nei limiti di un dialogo civile. E’ di lì a poco che il compagno della donna ha perso il senno. L’uomo ha cominciato ad inveire contro la vigilessa, fino a che non le ha strappato di forza il verbale. Alla scena ha assistito anche un altro agente, l’assistente Francesco Scarafiotti, che è intervenuto immediatamente in soccorso della collega. Anche lui si è preso la sua razione di improperi, conditi anche da qualche minaccia: “So dove abiti, non fare il furbo...”. La situazione si è risolta quando il compagno della donna si è allontanato, da solo, a piedi. L’aggressore sarebbe già stato individuato dagli agenti della polizia municipale: rischia una denuncia per violenza, resistenza e minacce a pubblico ufficiale. Il consigliere Filippo Novello, ex comandante dei vigili, con delega alla Polizia Municipale, ha commentato l’aggresione rivolgendo tutta la sua solidarietà all’agente aggredita, che “stava solo facendo il suo mestiere”. Quanto successo l’altro giorno in via Nino Costa 43 merita però una riflessione. Da agosto il clima in città è pesante. Non passa settimana in cui i giornali locali non riferiscano di polemiche per l’inflessibilità dei vigili urbani nell’elevare multe alle auto in divieto di sosta o presunto tale. E’ noto ormai il diktat che il sindaco Libero Ciuffreda ha fatto cadere tra capo e collo del comandante Michele Cassano e dei suoi uomini: volenti o nolenti, i civich devono portare “a casa” 800 multe al mese (200 per ciascuna delle quattro squadre, ndr). Una fotta da sanzioni che ha preso tutto il comando di via Siccardi e che, inevitabilmente, non può che rendere difficoltoso il lavoro degli agenti ed esasperare gli animi dei cittadini. Sindaco, non è forse il caso di fare dietrofront?
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