Il proprietario del ristorante Lido Malone indica la piena del torrente
“Ogni volta che piove, qui l'incubo ritorna”. Le piogge di questi giorni impensieriscono i proprietari del ristorante “Lido Malone” di Brandizzo, un locale a poche decine di metri dalle sponde del fiume Malone. “Quarantacinque anni fa, quando è stato costruito - racconta Fabio Littarru - il Malone non scorreva qui sotto. Il suo corso naturale era spostato verso Chivasso. Piena dopo piena, però, il materiale che si è depositato sull'altra sponda, l'ha schiacciato sempre più verso Brandizzo, verso il ristorante”. Nel '’94, durante l'alluvione di novembre, Fabio, suo fratello Valentino e le loro famiglie, hanno dovuto fare i conti con lo straripamento del Malone. “Abbiamo avuto un metro e mezzo d'acqua nel ristorante - racconta - ci è toccato buttare via tutto e abbiamo impiegato più di un mese per pulire i locali”. La famiglia Littarru aveva da poco finito di pagare il mutuo con cui negli anni ‘70 ha avviato questa attività e si è ritrovata a partire da capo: “Non abbiamo ricevuto neppure un centesimo di risarcimento, solo dei prestiti a tasso agevolato con i quali siamo riusciti a rimetterci in piedi. E’ stata dura ma c'è l'abbiamo fatta”. La paura di rivivere l’incubo però è tanta e torna ogni volta che i fiumi cominciano a gonfiarsi. Sono passati vent'anni di promesse di lavori iniziati e mai finiti, cantieri ancora da appaltare, interrogazioni, rimpalli di responsabilità tra Enti. “Noi non siamo rimasti con le mani in mano - precisa Fabio - abbiamo fatto segnalazioni ed esposti in tutte le sedi, ma l'effetto è stato solo quello di vedere girare carta”. Nel luglio 2013 l’Aipo, autorità competente sulla sicurezza dei corsi d’acqua dell’asse del Po, ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione di opere di difesa spondale e ricalibratura del torrente Malone nei comuni di Volpiano e Brandizzo. Poche settimane fa, subito dopo i fatti di Genova, il magistrato del Po si è recato in prossimità del ristorante per un sopralluogo. “Ci ha garantito che i lavori sono stati mandati a gara e che presto partiranno. Non so cosa significhi "presto" conoscendo i tempi della burocrazia italiana tra appalti, ricorsi e lungaggini di ogni tipo. Spero solo facciano in tempo perché la situazione qui sta peggiorando ad ogni pioggia”.
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