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CHIVASSO. Terrasana si sfoga: "Mobbizzati da Ciuffreda"

CHIVASSO. Terrasana si sfoga: "Mobbizzati da Ciuffreda"

Zandarin e Frigato in redazione, di Terrasana

Al sindaco Libero Ciuffreda, al suo vice Massimo Corcione e a questa amministrazione comunale, noi non crediamo più...”. Mauro Frigato e Paolo Zandarin, rispettivamente presidente e portavoce dell’associazione Terrasana di Chivasso, giovedì scorso, il giorno dopo le le contestazioni fuori da Palazzo Santa Chiara al sindaco e al suo vice per il progetto WastEnd, si sono beccati dei “fascisti” dal primo cittadino chivassese. Loro, come le altre cento persone presenti - per lo più poglianesi che vivono vicino alla discarica, montanaresi e rappresentanti delle associazioni ambientaliste locali. “Fascisti noi? Preferiamo non commentare”, dicono, contrariati per le parole di chi, almeno sulla carta, dovrebbe rappresentarli. Commentano invece, eccome, la posizione assunta dall’amministrazione di Ciuffreda e Corcione sulla questione WastEnd e sulle tematiche ambientali in generale. “Inqualificabile ed inopportuno è l’atteggiamento di mistificazione che si sta avendo su un progetto che la cittadinanza non vuole - inforcano -: si vuole far passare come condiviso il progetto Wastend, ma ciò non è vero, questo è un progetto dell’amministrazione e basta”. “Oggi il dialogo, da sempre garantito dalla nostra associazione, conosce da parte dell’amministrazione un atteggiamento ipocrita ed irriverente: questa è democrazia?”, si chiedono. Spiegando poi le ragioni del perché a Ciuffreda e compagni non credono più. Tanto da arrivare a riconoscere che “con Matola (amministrazione di centrodestra, ndr), con cui sapevamo che dovevamo scontrarci, si poteva discutere... Questi ci fanno credere una cosa e poi ne fanno un’altra”. Sono chiari i motivi per cui questi cittadini dei Pogliani non credono più a chi governa la città. Non certo per il sermone del sindaco in Consiglio comunale. Nè per la patetica conferenza stampa convocata dopo le contestazioni a WastEnd. C’è dell’altro. Fors’anche più grave. “Non abbiamo possibilità di discutere su questo progetto - dicono - e invece il sindaco parla di condivisione... Ma quando? Dove? Allo stato attuale i tavoli di lavoro sono monopolizzati e strumentalizzati pro intendimenti ed obiettivi di Ciuffreda e compagnia: in sunto, fare Wastend. I membri dei vari tavoli non rappresentano le associazioni ed i cittadini. In ogni occasione di scambio ci è stato riferito che potevamo essere di aiuto ed esprimere dei pareri: possibile che però nulla sia di loro gradimento? Possibile che ci dobbiamo sentire ‘mobbizzati’ se vogliamo dire le nostre perplessità e preoccupazioni su WastEnd? Nulla è stato preso in considerazione dall’amministrazione in tema di piano regolatore, progettualità sul territorio, azioni di responsabilità verso coloro che hanno devastato il chivassese ecc... ecc... La consulta ambientale è diventata inutile, si parla solo di WastEnd e tutto ciò che si propone viene respinto. Il tavolo dei Pogliani è stato convocato una volta sola, a luglio, e poi mai più: eppure, in quell’occasione, in cui non si sapeva ancora dell’arrivo di un milione di metri cubi di rifiuti, erano state poste delle domande all’amministrazione comunale. Ci hanno detto che ne avremmo parlato ma poi non hanno più convocato il tavolo...”. “Soprattutto non crediamo più a questa amministrazione perché il 7 dicembre 2013 Ciuffreda aveva firmato, insieme al sindaco di Montanaro Marco Frola, di fronte a Legambiente e a decine di cittadini, l’impegno a contrastare qualsiasi ampliamento della discarica. Non è passato nemmeno un anno che s’è già rimangiato tutto...”, aggiungono. “Nonostante l’amministrazione comunale di Chivasso abbia questo tipo di atteggiamento, noi non ci arrendiamo - assicurano Frigato e Zandarin -. Ci stiamo attivando con le altre associazioni ambientaliste per organizzare una serie di iniziative per informare tutta la popolazione di cosa ci stanno facendo passare sotto il naso. Quindi, probabilmente, faremo una petizione popolare e chiederemo ai sindaci del territorio, compreso Ponchia di Montanaro che si è dichiarato contrario a WastEnd, di non lasciarci da soli ma di passare ai fatti concreti: sono contrari alle scelte che sta prendendo Chivasso? Allora approvino delibere, mozioni, ordini del giorno in Consiglio comunale per bloccare quanto sta facendo il sindaco Ciuffreda. Solo così possiamo sperare di fermarli”.
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