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15 Aprile 2014 - 11:31
Maurizio Cieol
Se ne nessuno vuol chiedere scusa, per il furto avvenuto durante la gita di terza media in Toscana, sarà Massimo Barbiero a farlo, personalmente. “Il 22 aprile – afferma il noto musicista eporediese, fondatore degli Odwalla ed inventore del Jazz Festival – mi recherò a Pistoia con una quindicina di persone per riportare al Museo il materiale sparito e in quel frangente porterò le scuse a nome del territorio in cui vivo“.
Il fattaccio risale alla fine di marzo. Due classi della terza media si recano in gita a Pistoia. Tra le mete è prevista la visita alla Fondazione Ufip (acronimo di unione fabbricanti italiani piatti), casa ottocentesca, dove già si producevano i piatti per Giuseppe Verdi, data al direttore Luigi Tronci per trasformarla in una sorta di museo di strumenti a percussione. L'edificio comprende tra l'altro una sala multimediale in cui vengono proiettati diversi dvd, tra cui quelli degli Odwalla. I ragazzini tornano a Banchette ma proprio Tronci si accorge all'istante che sono spariti alcuni dischi del gruppo di Barbiero. Quindi contatta immediatamente il musicista. “E' venuta in gita poco fa una scolaresca della tua Regione... e puff, i dvd sono spariti“ riferisce, grosso modo, al telefono. E il destinatario della chiamata apprende che si tratta proprio del Comune dove è di casa con il suo Jazz Festival.
Una circostanza allucinante oltre che una figura piuttosto misera per la patria degli Odwalla. Si innesca una sequela di lettere, telefonate e mail tra il Museo, Barbiero, la Direzione Scolastica ed il Comune ma nessuno vuol prendersi la briga di metterci la faccia, specie se “non ci sono prove“.
“Stiamo parlando di poche centinaia di euro, un'inezia. La questione è la responsabilità civica – si limita a commentare, amareggiato, Barbiero -, abbiamo lasciato un brutto ricordo del Canavese. In questa situazione mi sarei aspettato una presa di responsabilità da parte degli adulti che hanno accompaganto i ragazzini. Basterebbe un semplice gesto di scuse, aldilà di prove o non prove“.
“Di questa storia non ne so nulla“ si limita a dire, contattato al telefono, il Sindaco Maurizio Cieol che nel contempo, però, si sarebbe mosso in termini politici, con una letteraccia al Ministero, nei confronti del dirigente scolastico, con cui i rapporti non sono mai stati troppo buoni. Anche perchè, solo tre settimane fa, nella serata del Jazz Festival al salone “Emilio Pinchia“, Cieol aveva voluto mettere la sua firma sulla pagina “cultura“. Per la prima volta, in dieci anni di Jazz Festival, è salito sul palco per sottolineare che, se l'evento si è tenuto finora a Banchette, si deve “soltanto a me“.
Ma la situazione è ben più complessa. Le tensioni legate al mondo scolastico si collocano infatti sul terreno della campagna elettorale, in vista del ritorno alle urne il maggio prossimo che vede frantumarsi la Giunta in due liste. Da una parte Cieol a sostegno, con ogni probabilità, della compagna nonchè neo-assessore (nominata il mese scorso dopo la revoca delle deleghe a Salvatore Coniglio e a Nicola Iovane) Patrizia Bianco. Dall'altra gli stessi Coniglio e Iovane sono confluiti in una lista a sostegno della candidatura a Sindaco di Franca Sapone, quest'ultima Presidente, tra l'altro, del Consiglio d'Istituto.
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