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26 Marzo 2014 - 22:18
L'Assessore Nicola Iovane
"La questione non è essere pro o contro Cieol ma essere per i banchettesi". Con queste parole Nicola Iovane esprime il proprio disappunto. Il Sindaco Maurizio Cieol lo aveva invitato dapprima a rassegnare le dimissioni, entro le ore 12 di venerdì 14 marzo. Lui non lo ha fatto. Anzi, ha risposto con una lettera, inviata nello stessa, perentoria, data di scadenza. Tremila caratteri con cui ha spiegato tutti motivi validi per restare, giudicando il diktat assolutamente strumentale. Poche ore dopo Cieol gli ho tolto l'incarico.
"Ha perso la fiducia ma non capisco in che cosa – commenta Iovane – considerato che sono ancora in Amministrazione, a prescindere dalle scelte che ognuno può fare per il fututo, e non sono mai entrato in polemica con lui. Ritengo positivi questi dieci anni trascorsi insieme ma ritengo che oggi le esigenze di Banchette siano altre e che non siano più sufficienti pochi aggiustamenti di programma e di persone. Mi dispiace per la situazione ma andrò avanti per la mia strada".
Nella lettera Iovane ha sottolineato che "è indispensabile riaprire rivedere il programma ed identificare nella società civile nuovi cittadini che desiderino impegnarsi in un’esperienza seria, coraggiosa e decisiva per il rilancio del nostro territorio sia a livello locale sia sul profilo intercomunale". Non porta rancori. "Mi conforta – scrive nella lettera - il fatto che il partito al quale sono iscritto, il Partito Democratico, sia al nostro fianco".
Iovane, fino a poco tempo fa, era visto peraltro come il papabile successore di Cieol, il quale però avrebbe prediletto Patrizia Bianco, con l'idea di rimanere come "Sindaco ombra". "Questo non mi amareggia affatto – ribatte Iovane – ma sicuramente non sarei stato disposto a soggiacere ad un discorso di comodità per Cieol. E' stato fatto il mio nome e questo mi lusinga ma bisogna anche fare i conti con i propri limiti e al momento la professione non mi consentirebbe di rivestire un incarico così oneroso".
Sulla sua delega, poi, già durante il mandato ha subito alcune limitazioni. "Ci sono due temi – precisa Iovane -. Uno legato alla didattica, l'altro alla sicurezza, che ricade nell'Assessorato ai Lavori Pubblici. Ciò che ho sempre sottolineato è che gli assessorati dovrebbero funzionare in sinergia e non a comparti. A Banchette Cieol ha continuato ad accentrare le decisioni. E' stata la mia prima esperienza in Giunta e, nonostante tutto ciò, ho stretto un ottimo rapporto con l'Istituto Comprensivo di cui sono molto lieto e che non viene cancellato dal fatto che mi sono ora state tolte le deleghe".
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