Cerca

BANCHETTE. Revoca deleghe agli Assessori. Coniglio: "un accoltellamento che io e Iovane non meritiamo"

BANCHETTE. Revoca deleghe agli Assessori. Coniglio: "un accoltellamento che io e Iovane non meritiamo"

Il Sindaco Maurizio Cieol toglie le deleghe ai suoi Assessori. Fuori di tutti, dunque, ad eccezione dell'anziano Assessore ai Lavori Pubblici Pietro Poggi, l'unico della Giunta rimastogli "fedele". Nel giro di due anni, infatti, si sono dimessi l'Assessore all'Ambiente Fabrizio Bozzello e quello alla Cultura Fausto Pecce. E la settimana scorsa il primo cittadino ha revocato le deleghe al suo Vice Salvatore Coniglio e al giovane Nicola Iovane.

Un atto di vendetta inequivocabile, considerato che i due, un paio di settimane fa, hanno ufficializzato il loro ingresso nella lista "Insieme per Crescere" a sostegno di Franca Sapone. Ma anche un atto contraddittorio rispetto alle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Cieol sulla stampa, dove si dichiarava disponibile a fare un passo indietro per addivenire ad una lista unica. La revoca delle deleghe mette di fatto fine ad ogni possibilità di trattativa. A sottolinearlo è lo stesso Coniglio.

"Sono rammaricato per questa decisione –commenta l'ormai ex Vicesindaco, contattato al telefono -, anche perchè non esiste alcuna logica. Intanto non mi permette di dare termine al mio mandato e di dare risposta ai miei cittadini su interventi sociali, per esempio sugli aiuti alle famiglie, importanti in questo periodo di crisi. Questo mi addolora terribilmente. Sono una persona che si è sempre spesa per il proprio paese, sempre presente in Giunte e Consigli. Nessuno può dire niente sulla mia moralità. Questo è accoltellamento che io e il mio collega non meritiamo".

Poi Coniglio spiega l'adesione alla lista guidata dalla Sapone. "Abbiamo voluto esprimere apertura alle nuove proposte e a nuovi modi di governare. Una voglia di cambiamento appoggiata anche dal Pd. Soprattutto i cittadini di Banchette non meritano queste cose in una situazione di problemi le sui soluzioni non possono più essere procrastinabili, come sulle scuole e sul sociale. In tempi non sospetti Cieol non ci ha saputo fornire le risposte che volevamo. Non è nella mia cultura accusare le persone ma se certe risposte fossero state date prima non saremmo arrivati in questa situazione. A questo punto ricucire con Cieol è molto difficile. Io e Iovane stavamo lavorando correttamenete e continueremo a farlo fino alla fine, per un senso di responabilità nei confronti dei cittadini. E saranno loro a decidere chi meriterà la fiducia attraverso il voto. Ciò che è successo mi preoccupa prima come cittadino e poi come amministratore. Adesso mi chiuderò nel silenzio in attesa di eventi".

 
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori