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BANCHETTE. Niente luminarie per Natale, ma aiuti a chi è in difficoltà

BANCHETTE. Niente luminarie per Natale, ma aiuti a chi è in difficoltà
BANCHETTE. Niente luminarie per Natale, ma aiuti a chi è in difficoltà. E' la scelta dell'Amministrazione guidata dal sindaco Antonio Mazza.

Stiamo attraversando, ormai da tre anni, difficoltà alle quali nessuno di noi era abituato. Dopo la pandemia speravamo di vedere una ripresa, ma lo spettro della guerra e i rincari di gas ed energia elettrica ci impongono nuove riflessioni.

Ci sembra importante dare un segnale di sobrietà, ed è per questo motivo che l’Amministrazione comunale ha deciso di non installare le luminarie di Natale, destinando la somma risparmiata alle famiglie con difficoltà economiche.

Siamo certi che i commercianti e inostri concittadini comprenderanno il valore di questa scelta: le luminarie rappresentano, è vero, uno dei simboli del Natale, ma quest’anno sarebbero in contrasto con il difficile periodo attuale.

Pensiamo di esprimere in maniera più coerente il vero spirito natalizio attraverso un esempio virtuoso e responsabile di risparmio energetico, piuttosto che con una esibizione di sfarzo”.

Un provvedimento che non piace all'opposizione. A suonare la carica è il consigliere Maurizio Cieol:

"La situazione dei cittadini e delle attività commerciali a seguito dell’inflazione è estremamente difficile e si aggraverà nei prossimi mesi.
Molti sono i Comuni italiani che stanno spegnendo anche le illuminazioni dei monumenti in quanto i bilanci non reggono agli aumenti di energia elettrica e gas.
Dirottare le esigue risorse derivanti dalle luci di Natale a sostegni è propaganda e non affronta il problema reale che è quello delle fasce ISEE che coprono i cittadini
per qualche migliaio di euro che nella situazione attuale sono del tutto inadeguate e pertanto vanno alzate per coprire il numero crescente di persone in difficoltà.
I gruppi di opposizione “Uniti per Banchette”  e “Noi con Voi per Banchette” già nel bilancio di previsione del 2021 prima della crisi energetica avevano proposto di 
aumentare in modo significativo le risorse destinate a famiglie e attività in difficoltà eliminando interventi non urgenti quali l’area sgambatoio cani che da sola pesa circa
22.000,00 euro, ovviamente l’amministrazione non ci ascoltò e oggi con un’elemosina dà luogo all’ennesima operazione propagandistica"
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