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04 Agosto 2018 - 18:38
Maurizio Cieol
Soldi buttati al vento.
E’ questa in estrema sintesi la critica mossa dal consigliere di minoranza Maurizio Cieol alla maggioranza del sindaco Franca Sapone durante la seduta del Consiglio comunale di martedì sera.
Ad innescare la scintilla, la questione de “La Piazzetta”, il nuovo quartiere in zona Borgonuovo che avrebbe dovuto portare, in aggiunta alle palazzine che già ci sono e ad una galleria commerciale (pressochè vuota, ndr), ad un parcheggio interrato, una biblioteca nuova ed una casa di riposo.
Il fallimento dell’azienda costruttrice ha impedito di finire i lavori, è stato dichiarato il fallimento e alcune proprietà sono già andate all’asta.
Il Comune, al momento della stipula del contratto, aveva anche chiesto una garanzia fideiussoria: in caso di mancata realizzazione avrebbe dovuto ricevere una somma di denaro, 558 mila euro in tutto, da utilizzare per completare le opere.
La polemica di Cieol nasce dal fatto che l’amministrazione comunale ha deciso di impiegare 282 mila euro della fideiussione per vari interventi da eseguire sul territorio: al tetto poliambulatorio di via Samone utilizzato da medici base, asl, InRete, la realizzazione di un’area mercatale, le manutenzioni sulle scuole, un percorso lungo la Dora...
Martedì sera, in Consiglio, è stata infatti comunicata la variazione di bilancio.
“E’ un fatto grave - polemizza Cieol -. Le fideiussioni, come noto, vengono chieste a garanzia del Comune qualora non vengano realizzate le opere pubbliche concordate, nel caso specifico la situazione è molto seria perché l’intervento in oggetto è di carattere strategico per il Borgonuovo e perseguito da decenni”.
Sottolinea anche che “l’intervento è stato realizzato solo in parte e la situazione dell’area è di un grande cantiere in degrado in mezzo alle case”.
“In autunno finalmente ci dovrebbe essere una svolta con lo svolgimento delle aste relative alle parti oggetto del fallimento. Si apre quindi un nuovo scenario sulle proprietà e vi è un piano regolatore che va perseguito e prevede delle aree pubbliche che intendono interconnettere in modo organico edifici costruiti senza piano regolatore nei primi anni ‘60”.
Per il consigliere togliere le risorse “destinate a questo scopo è un’operazione grave che può determinare pesanti conseguenze al borgo”.
“Non si tratta solo di realizzare un’opera urbanistica importante, ma anche di superare una situazione di degrado che può solo peggiorare. E’ banale osservare che se non ci fosse stato l’intervento in atto non ci sarebbero stati neppure i soldi della fideiussione. Qualsiasi Amministrazione per fare qualsiasi intervento avrebbe dovuto procedere con le normali forme di finanziamento di un Ente Pubblico. Le risorse relative alla fideiussione devono essere vincolate alla realizzazione dell’are denominata “La Piazzetta” fino a quando non saranno definiti gli sviluppi di quell’area, il loro utilizzo in modo diverso è un atto contro il paese...”.
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