AGGIORNAMENTI
Cerca
12 Novembre 2013 - 13:07
Gaspare Enrico
Si è svolto martedì 5 novembre nel salone di Banchette il congresso del circolo del PD di Banchette – Pavone che opera sugli 11 Comuni ad Ovest di Ivrea. Gaspare Enrico è stato eletto segretario del Circolo e delegato al Congresso Provinciale di Torino in appoggio al Candidato alla Segreteria Provinciale Alessandro Altamura. La discussione si è incentrata sulle proposte politiche riguardanti l'area che comprende Banchette, Pavone, Lessolo, Samone, Fiorano, Salerano, Loranzè, Colleretto Giacosa, Parella, Quagliuzzo, Strambinello per un totale di 15.000 abitanti, cioè più della metà della popolazione di Ivrea (24.000 abitanti) e un territorio di circa 46 Kmq. Una realtà quindi più grande di Castellamonte, di Rivarolo, di Cuorgné, di Caluso.
"Avanzeremo proposte politico – amministrative nei Comuni in cui si voterà nel corso del 2014 – annuncia il nuovo direttivo -. Questo è un territorio che può far sentire il proprio peso in Canavese e in un’area più vasta soltanto se riuscirà ad esprimere un governo unitario del territorio che significa, al di là delle scelte istituzionali (unione di Comuni o unificazione di Comuni), una sede istituzionale unitaria in cui gli 11 Comuni si confrontino sulle problematiche più rilevanti e non affrontabili dal singolo. Si abituino ad individuare insieme le priorità, ad assumere decisioni che interessino in tutto o in parte il territorio e interloquiscono in modo unitario con Regione e città metropolitana".
Sono sei le priorità individuate: sviluppo e lavoro (con particolare riferimtno al Bioparco, il castello di Parella e l’area industriale Ex Marxer di Loranzè), le energie rinnovabili (agevolando interventi sugli edifici e l'utilizzo di energie rinnovabili, sostitutive di quelle fossili altamente inquinanti.), risparmio del territorio e recupero dei centri storici (con Comuni che potrebbero essere laboratorio di questi interventi come Pavone), mantenimento del livello dei servizi di sostegno o di inserimento (con collaborazioni con gruppi di volontariato o di Fondazionii, sperimentare nuove modalità per non lasciare sole tante persone anziane che sono in aumento), valorizzare storia, cultura e turismo (si potrebbe pensare ad un’unica Fondazione o a una stretta relazione tra quelle esistenti, che consenta i mettere in relazione i castelli di Pavone, di Parella, di Loranzè, la casa di Giacosa, la torre di Strambinello, la casa Garda di Samone, ipotizzando anche di concordare iniziative più estese e complete con la Fondazione Guelpa di Ivrea per pochi eventi che consentano di superare i confini canavesani), istruzione e formazione (sd esempio interventi che orientino di più i giovani a scegliere filoni di studio scientifici, consoni ai tanti posti di lavoro esistenti).
Priorità che, sostiene il direttivo, si delineano in base a cinque condizioni: "l’individuazione di vere priorità all’interno del territorio con un unico strumento di programmazione ed una riorganizzazione dei servizi diffusa ma che abbia una sede centrale di governo, individuare insieme obiettivi su cui concentrare le richieste sottoscritte da tutti i Comuni per ognuna delle linee di finanziamento, Regionali, Statali o UE, procedere nell’informatizzazione con un'unica una banca dati di tutte le attività del territorio".
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.