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SETTIMO VITTONE. Servirebbe anche il bando "Torrenti sicuri

SETTIMO VITTONE. Servirebbe anche il bando "Torrenti sicuri

In foto il Sindaco di Settimo Vittone Sabrina Noro

Le scuole sono sicure. Nessun rischio per l'incolumità dei bambini. Anche perché, "se dovessimo spostare le scuole, allora dovremmo spostare tutta Settimo Vittone, visto che il borgo, come tutti gli altri, è stato costruito attorno al fiume". Con queste parole il Sindaco Sabrina Noro, giovedì sera, in Consiglio Comunale, ha risposto sinteticamente all'interrogazione presentata dal capogruppo di minoranza "Uniti per Settimo" a proposito delle preoccupanti condizioni del torrente Calamia, la minaccia più incombente, tra tutti i rii e torrenti del territorio settimese, per la costante presenza in alveo di rocce e sterpaglie ed il rischio delle acque di ingrossarsi in caso di abbondanti piogge e temporali. Salaris, che di Protezione Civile mastica, e parecchio (fu lui, tra l'altro, a fondare, nel mandato precedente, il gruppo intercomunale di Protezione Civile a Tavagnasco, dov'era Assessore) non ha gradito la leggerezze delle parole usate dal primo cittadino. Vero è che per la sicurezza idraulica servirebbero milioni di euro, ma la manutenzione è un'altra cosa.

A Settimo è stato utilizzato il metodo, economico, di coinvolgere l'Ato, con i suoi piani di manutenzione, e le guardie forestali, col risultati che i grossi tronchi sono stati tagliuzzati in tanti pezzi più piccoli ma lasciati in alveo. "Abbiamo scelto, piuttosto di avere grandi tronchi che ostruivano, spezzettarli e mettere in sicurezza un'asta del torrente più lunga" ha spiegato Noro. Sbigottito Salaris: "non serve a nulla lasciarli lì, vanno tolti, anche perché, in caso di piogge, verrebbero portati a valle e richiederebbero di incastrarsi tra sponde e ponti. La pulizia deve essere pulizia". E per Salaris le soluzioni a basso costo o, meglio, a costo zero per il Comune, ci sarebbero eccome. Basta osservare l'esempio di Tavagnasco che ad ogni esigenza coinvolge i volontari regionali.

Nè hanno convinto Salaris le giustificazioni del Sindaco sul fatto che gli interventi sono di competenza regionale. "Eh no, la sicurezza è in capo al Sindaco" ha ribadito il consigliere di "Uniti per Settimo", che resta quindi scettico anche sui lavori che il Comune sta conducendo sui plessi scolastici. Nel 2009 è stata eseguita la ristrutturazione della scuola elementare, con la messa in sicurezza degli impianti, termini ed elettrici, l'abbattimento delle barriere architettoniche, e poi nel 2015, nell'ambito del programma del governo "Scuole sicure" è stata messa in sicurezza la palestra ed eseguiti gli adeguamenti antincendio. "Una serie di lavori perché i bambini possano frequentare un luogo dignitosi - ha ribadito Noro -. Riguardo al rischio idraulico... per il momento sono state rinforzate le difese spondali". Peccati che i lavori eseguiti siano a "carattere d'urgenza", ossia i lavori più imminenti che si sono resi necessari in seguito agli eventi calamitosi, ma non sono conclusi.

Le cifre sono spaventose: servirebbero oltre 3 milioni di euro, secondo gli studi di fattibilità già nel cassetto, ma la Regione ha riconosciuto soltanto, in due tranche, le cifre di 50mila e 110mila euro. Senza contare gli altri milioni di euro necessari per altre zone di Settimo. "Quello che ho fatto, dopo i fatti dell'aprile 2013 – ha ricordato Noroè stato firmare delle ordinanze di sgombero. Firmerò ordinanze di chiusura dei plessi scolastici nel qual caso si verificassero delle pre allerte". Noro ha rimandato al mittente le accuse di "inerzia" accennate nell'interrogazione. "Dal 2002 ci sono progetti – ha precisato – che non stanno nel cassetto ma che vanno presentati agli enti superiori al fine di ottenere prima o poi dei finanziamenti".

Salaris non ha lesinato una battuta: "sarebbe il caso che uscisse anche il bando Torrenti Sicuri..."

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