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Le acque del Naviglio salveranno il lago di Viverone

Le acque del Naviglio di Ivrea potrebbe salvare il lago di Viverone. Perché, causa siccità, ha perso oltre un metro e mezzo di livello annuo.

lago di viverone

Lago di Viverone

Le acque del Naviglio di Ivrea potrebbe salvare il lago di Viverone. Perché, causa siccità, ha perso oltre un metro e mezzo di livello annuo. Il progetto idraulico da un milione e mezzo di euro è stato presentato in Regione dalla Gestione associata del Lago ed è stato redatto dall’ingegnere Giorgio Salamano di Ivrea. Lo studio prevede il prelievo d’acqua dal Naviglio di Ivrea in periodi stabili per confluirlo sino al lago di Viverone, in frazione Anzasco di Piverone. L’adduzione dell’acqua dovrebbe essere in parte a cielo aperto, sfruttando rogge esistenti, e in parte interrato. Inoltre è prevista la costruzione di una paratia mobile, la cosiddetta Roggia Fola. 

Insomma, non c’è più tempo da perdere perché da qualche tempo è a rischio il terzo lago del Piemonte per dimensioni E per salvare tutta l’economia turistica presente. 

I problemi che affliggono il lago sono numerosi: oltre al continuo abbassarsi del livello delle acque c’è la questione alghe, tanto che quest’estate in alcuni punti non si riusciva neppure a entrare in acqua con la barca. E senza contare lo sgradevole odore rilasciato dalle idrofite nelle giornate più calde. 

Che bisognasse intervenire lo ha sempre sostenuto anche Emiliano Sirio, il sindaco di Azeglio, comune che si trova in una zona Sic (sito di interesse comunitario) e che ospita i siti palafitticoli dichiarati patrimonio dell’Unesco.

Il sindaco di Azeglio è molto preoccupato

Sirio lo aveva denunciato in una intervista proprio sulle colonne di questo giornale, a maggio, in piena campagna elettorale. Il sindaco uscente e, all’epoca, candidato per il secondo mandato aveva parlato della questione da risolvere, ovvero “la siccità che sta coinvolgendo il lago di Viverone in parte causato, secondo alcuni, dalla roggia Fola che negli anni 2000 fu teatro di azioni di dragaggio”. Su questo aspetto aveva dichiarato:   “Un’opera che non è mai stata confermata da documentazione” dice Sirio. “E’ emerso invece che proprio in quegli anni la Comunità Collinare Intorno al Lago il cui presidente era l’allora sindaco di Viverone, commissionò interventi di pulizia delle sponde della roggia Fola”

L’amministrazione di Azeglio “ribadisce l’intenzione di collaborare con l’amministrazione di Viverone per raggiungere soluzioni ottimali e condivise. Azeglio non darà alcun permesso di intervenire senza alcun supporto normativo e scientifico che ne giustifichi l’utilità”. 

Ecco che oggi ci sarebbe tutte le condizioni per una proficua collaborazione tra Comuni per provare a salvare il lago. 

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