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ROMA. Stamina: ennesimo atto di violenza

ROMA. Stamina: ennesimo atto di violenza

Metodo stamina

"E' l'ennesimo atto di violenza verso i bambini e i malati, per di piu' effettuato contro la legge.

La legge sulla sperimentazione, infatti, dice che il comitato scientifico non deve dare un giudizio, ma organizzare la sperimentazione e raccogliere dati". Così Giampaolo Carrer, papà della piccola Celeste, una delle bimbe simbolo di Stamina e portavoce del Comitato Cure compassionevoli che riunisce i genitori dei bambini che hanno effettuato le infusioni secondo il metodo Stamina a Brescia, commenta la notizia della bocciatura della terapia di Davide Vannoni da parte del secondo comitato scientifico nominato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

"I nostri malati non avrebbero potuto comunque accedere alla sperimentazione perché già in trattamento a Brescia in regime di cure compassionevoli- aggiunge Carrer- ora il ministro dice che vuole sopprimere la legge Balduzzi e mi chiedo se in un paese civile si possa sopprimere una legge". "Lorenzin ci esprime vicinanza, ma di fatto nessuno e' venuto a vedere i bambini" sottolinea il papà di Celeste, che si chiede: "per mia figlia e per gli altri bambini e malati, che alternative ci sono?". "Il ministro ha detto che destinerà i tre milioni di euro stanziati per la sperimentazione di Stamina alla sperimentazione sulle malattie rare, ma questa promessa mi pare un po' troppo vaga- aggiunge Caterina Ceccuti,la mamma di Sofia De Barros- ci deve dire quali progetti finanzierà e per quali malattie. Inoltre,per chi e' già malato come i nostri figli, ci aspettiamo un impegno almeno a livello di terapie palliative, per lenire le sofferenze". "Se Vannoni andrà all'estero non tutti potranno seguirlo- conclude -Sofia ad esempio non può affrontare un viaggio in aereo e come lei molti altri".

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