"In Italia ci sono molti programmi di intrattenimento rispetto agli altri paesi, in Gran Bretagna questi programmi vengono trasmessi solo al sabato sera" e questo può determinare una certa ripetività nei format. Così il direttore creativo della Bbc, Alan Yentob, ospite del Prix Italia. "Per creare prodotti di successo bisogna avere immaginazione e osare - ha proseguito -. In Inghilterra ad esempio una riedizione di una serie di Sherlok Holmes ha avuto un grande successo. Oggi il quadro è cambiato e non è detto che la ripetizione di un modello fortunato abbia successo". "Il quadro è molto più competitivo - ha detto ancora -. La Bbc ha avuto per anni il fatturato più consistente in Gran Bretagna, ma oggi Sky fa profitti due volte superiori. Gli ascolti della Bbc restano comunque superiori perché ha saputo puntare sulla qualità anche di fronte a costi di produzione notevolmente aumentati". "Il canone - ha aggiunto - è una somma che appare ben investita se si guarda alla qualità che la Bbc mette in campo. Il pubblico per questo è disposto a pagare e sono in pochi quelli che non evadono e solo due o tre finiscono in carcere ogni anno". "C'è da molti anni un dibattito sul canone in Gran Bretagna e si sta pensando di depenalizzare il reato di mancato pagamento - ha sottolineato -. Io credo molto nel canone, anche per il suo carattere universale, e sarebbe un peccato se la Bbc un giorno diventasse a pagamento e appannaggio solo delle persone facoltose. La Bbc oggi gode comunque di una fiducia maggiore da parte degli inglesi rispetto a 10 anni fa". "La domanda però oggi è - ha proseguito -: fino a che punto i singoli governi continueranno a credere nel servizio pubblico e ad investire?". Yentob ha spiegato che "il modello produttivo sta cambiando. Se negli anni passati la Bbc mandava in onda solo programmi propri, oggi il 48-50% dei contenuti è frutto di produzioni indipendenti con un'impronta imprenditoriale". Il dirigente ha quindi ricordato format come 'Ballando con le stelle', nato in Gran Bretagna e poi esportato in molto paesi. "Un'altra grande novità - ha aggiunto - è l'arrivo di attori diversi dalle emittenti di servizio pubblico, come Amazon, Apple e Netflix, che sono disposte a investire molti soldi per realizzare serie, creando maggiore concorrenza".
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