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18 Settembre 2014 - 16:18
Maurizio Landini
Sul fronte del lavoro "forse in questi anni abbiamo sottovalutato i segnali su quello che stava succedendo, a partire dalla Fiat: dietro all'articolo 18 c'è un riassetto del sistema di relazioni" sindacali e industriali. Lo ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini.
Rivolgendosi ai pensionati del direttivo dello Spi-Cgil lombardo, Landini ha poi aggiunto, riferendosi a tutta la questione della riforma del lavoro, che il tema "non è solo l'articolo 18, che è comunque importantissimo. Il licenziamento è sempre un dramma per il lavoratore, per l'imprenditore può essere un capriccio: il diritto al reintegro è un fatto di civiltà che deve essere esteso.
A giudizio del numero uno della Fiom, "dietro l'articolo 18 c'è un riassetto del sistema di relazioni: il demansionamento, il controllo a distanza dei lavoratori, la possibilità di licenziare, il superamento del contratto nazionale" cose, ha concluso, che si sono forse "sottovalutate all'origine, dal caso di Pomigliano".
La manifestazione annunciata dalla Fiom per protestare contro le politiche del lavoro al vaglio del governo e fissata per il 25 ottobre potrebbe essere anticipata. Lo ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, intervenuto al direttivo dello Spi-Cgil Lombardia a Cattolica, nel riminese.
"Stiamo discutendo in queste ore con i territori, con le regioni e le province - ha osservato - entro la giornata decidiamo".
Sul fronte del lavoro , ha puntualizzato il numero uno della Fiom, "prima che qualcun'altro decida dobbiamo, in questa fase, mettere in campo tutte le nostre forze perchè noi abbiamo un'idea di salvataggio del paese" che parte dal lavoro.
Per questo, ha proseguito, "la Cgil deve mettere in campo questa azione e, per quel che ci riguarda, una manifestazione l'abbiamo già annunciata sfidando il governo con l'ambizione che sia l'occasione per tutti per costruire una manifestazione più vasta. La data - ha concluso - sarebbe il 25 ottobre ma la valutazione che stiamo facendo è se valga la pena o no di anticiparla vista l'accelerazione" sul lavoro imposta dal governo.
"Il Pd, come qualsiasi partito, deve assumersi le sue responsabilità fino in fondo e il sindacato deve avere il rispetto della discussione di tutti".
Così il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha replicato a chi gli chiedeva un commento sulle diverse posizioni all'interno del Pd, sulla riforma del lavoro disegnato dal governo.
Parlando a margine del direttivo dello Spi-Cgil Lombardia, Landini ha poi aggiunto che "in particolare la Cgil e la Fiom devono avere una loro proposta e una loro autonomia che - ha concluso - dobbiamo far vivere nel paese e nella mobilitazione tra le persone".
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