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31 Agosto 2014 - 13:19
sigarette elettroniche
L'Istituto Superiore di Sanità (Iss) ''supporta l'approccio rigoroso dell'Oms in materia di sigarette elettroniche, auspicando che solo l'evidenza scientifica guidi ad un approccio di sanità pubblica''. Lo afferma il commissario straordinario dell'Iss, Walter Ricciardi, replicando alle critiche dell'oncologo Umberto Veronesi alla posizione dell'Oms, che ha raccomandato di vietare la vendita di e-cig ai minorenni e il loro uso negli spazi pubblici chiusi. Le e-cig, afferma, ''non son innocue'' e ''le evidenze scientifiche che facciano smettere di fumare sono limitatissime''.
E' ''necessario - rileva Ricciardi in una nota - che l'OMS e tutte la autorità sanitarie mondiali basino le proprie decisioni sulla migliore evidenza scientifica e non diano per scontate le strategie promozionali sia dei produttori di e-cig che di sigarette tradizionali''. Molti produttori di e-cig, avverte, ''fanno una serie di affermazioni non provate o francamente false inducendo il pubblico a credere che questi prodotti siano innocui (mentre come sottolineato dall'OMS e cominciato a dimostrare anche dall'Iss, non lo sono) e le evidenze scientifiche che le e-cig facciano smettere di fumare sono ancora limitatissime''. Vi è invece ''evidenza - afferma Ricciardi - che la maggior parte degli utilizzatori di e-cig continuino a fumare anche sigarette tradizionali e che essi abbiano scarsi o nulli benefici in termini di riduzione delle malattie cardio-vascolari, mentre tutti gli studi di popolazione fino ad oggi pubblicati mostrano in modo univoco che i fumatori che usano e-cig abbiano addirittura una minore probabilità di smettere di fumare''. Inoltre, vi è già una ''buona evidenza scientifica (proveniente anche dagli studi dell'Iss) che le e-cig - spiega - rilascino nell'ambiente emissioni di diverse sostanze tossiche per la salute umana, tra cui: particelle ultrasottili, glicol propilene, nitrosamine tabacco-specifiche, nicotina, composti organici volatili (VOC), carcinogeni e tossine, incluso benzene, piombo, nickel ed altri''. L'indicazione dell'OMS ad evitare l'uso delle e-cig negli spazi chiusi e nei luoghi pubblici, sottolinea il commissario straordinario dell'Iss, ''è finalizzata proprio a prevenire un'esposizione significativa a queste sostanze''. Veronesi, nel criticare la posizione dell'OMS, ricotrda Ricciardi, ''fa riferimento alla lettera di 50 scienziati europei e americani (di cui era anch'egli firmatario) già contro l'attività dell'OMS sulla e-cig; a questa lettera - conclude - avevano prontamente replicato 129 scienziati da 31 paesi in 5 continenti per, viceversa, supportare l'attività dell'OMS che era ed è improntata alla migliore evidenza scientifica''.
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