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ROMA. Mostre: da Kirkland a Informale

ROMA. Mostre: da Kirkland a Informale

Douglas Kirkland

A Venezia le fotografie di Douglas Kirkland, che immortalò Marylin Monroe, ma anche la Bardot e la Dietrich, è la mostra di maggior richiamo che si apre nel week end, mentre è rimandata alla prossima settimana l'avvio della nuova stagione espositiva. Intanto a Città di Castello, le grafiche di Burri, Accardi, Fontana e molti altri raccontano l'avventura dell'astrazione e dell'informale.

VENEZIA - Entrate ormai nella storia, come le immagini di una giovanissima Marylin Monroe, nuda nel letto, avvolta in candide lenzuola, le forografie di Douglas Kirkland sono in mostra dal 29 agosto al 6 settembre negli spazi del Telecom Italia Future Centre a Campo San Salvador. La rassegna, prodotta da Vanity Fair in collaborazione con l'Istituto Luce Cinecittà e intitolata 'Douglas Kirkland: A Life in Pictures' è stata ideata quale tributo al grande artista canadese, ormai ottantenne, nell'ambito della Mostra del Cinema. Esposti 88 scatti tra i più significative della carriera di Kirkland, con i ritratti delle stelle del panorama hollywoodiano e italiano, suddivise in due aree espositive. Cinquantotto immagini dedicate alle star internazionali tra le quali Marylin Monroe, Marlene Dietrich, Brigitte Bardot, Warren Beatty, Salma Hayek, Nicole Kidman, John Lennon, Susan Sarandon, Elizabeth Taylor e Raquel Welch e tante altre, comporranno un suggestivo percorso nei due bei chiostri del complesso monumentale dell'ex-Convento di San Salvador. Nel Refettorio affrescato saranno invece disposte 30 fotografie di attori italiani (Monica Bellucci, Raoul Bova, Pierfrancesco Favino, Isabella Ferrari, Beppe Fiorello, Giovanna Mezzogiorno, Laura Morante e tanti altri), ritratti nell'interpretazione di film culto italiani di cui, nella stessa sala, verranno proiettati alcuni estratti (La Dolce Vita, Il Gattopardo, La Ciociara, Pane, Amore e Fantasia, e molti altri titoli).

CITTA' DI CASTELLO - Si intitola 'Segno Forma Gesto la mostra allestita negli spazi della Pinacoteca Comunale di Città di Castello, che raccoglie la collezione di grafica della Galleria Civica di Modena e che anticipa le celebrazioni per il centenario di Alberto Burri che partiranno a breve.

L'esposizione proporrà più di settanta opere in un iter studiato per spiegare al pubblico il particolare rinnovamento artistico e culturale, che per la prima volta nella storia dell'arte si è diffuso in paesi e continenti diversi sviluppando soluzioni analoghe e di cui gli artisti italiani attivi intorno anni '50 e '60 sono stati protagonisti. In Italia infatti artisti come Afro, Burri, Capogrossi e Fontana per citarne solo alcuni, sono stati in                 grado di raccogliere le avanguardie e riformulare autonomamente soluzioni formali sorprendentemente nuove. Oltre alle opere provenienti dalla Galleria di Modena, la mostra ospiterà anche una cartella di sei Combustioni e due rari disegno di Alberto Burri, primo passo, appunto, per le celebrazioni del 2015. Tra gli altri artisti rappresentati, ecco Carla Accardi, Afro, Giuseppe Capogrossi, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Leoncillo, Gastone Novelli, Antonio Sanfilippo, Tancredi, Claudio Verna, Giuseppe Zigaina, protagonisti di questa articolata e multiforme avventura intellettuale, le cui tracce permangono ancora vive e nette nelle fragili carte esposte con i loro segni d'uso, le pieghe, le piccole macchie che ne raccontano la storia, il loro passaggio nel tempo.

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