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ROMA. Infusioni "Stamina" a Celeste e a Noemi dopo il 20 agosto

ROMA. Infusioni "Stamina" a Celeste e a Noemi dopo il 20 agosto

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"Speriamo di poter effettuare a metà della prossima settimana, dopo il 20 agosto, le infusioni secondo il metodo Stamina alle piccole Celeste e Noemi, entrambe affette da Sma1". E' quanto dichiara Marino Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation. "Stiamo cercando di organizzarci dal punto di vista tecnico e dal punto di vista degli impegni personali per farle nella stessa data, anche per motivi di convenienza economica- spiega Andolina - vorrei ricordare che e' tutto a nostro carico e a carico dei volontari''. ''Da lunedì - ha aggiunto il medico - proveremo a risolvere l'ultimo scoglio, quello che riguarda la donazione di cellule per Noemi. La bimba di due anni di Guardiagrele (Chieti) non essendo mai stata sottoposta ad infusioni a Brescia non dispone di cellule prelevate ai genitori tuttavia, spiega Andolina, "si e' offerta scrivendo una email una famiglia già sottoposta a carotaggio, ma gli Spedali hanno chiesto un'autenticazione delle firme".    

Stamina, da Federico a Noemi, le ordinanze

  Sono centinaia in tutta Italia le ordinanze dei giudici che hanno negato o concesso l'accesso al metodo Stamina. Tra le piu' recenti - successive all'avvio delle vicende giudiziarie di Stamina Foundation e di Davide Vannoni - c'e' quella del Tribunale di Pesaro, nelle Marche, che ha accolto il reclamo presentato dalla famiglia di Federico Mezzina, un bimbo di Fano di tre anni di età affetto dal morbo di Krabbe. Il bambino e' stato poi sottoposto due volte al trattamento, l'8 giugno e il 22 luglio scorso, e ad effettuarlo e' stato il vicepresidente di Stamina Foundation Marino Andolina, nominato commissario ad acta per il caso. A seguire, e' arrivata un' ordinanza di un giudice di Venezia, che ha imposto all'Asl di Brescia di proseguire la cura con le staminali secondo il metodo Stamina per la piccola Celeste, 4 anni, di Mestre, affetta da Sma1. Poi sono arrivate due ordinanze da Catania per Smeralda, tre anni in coma dalla nascita per problemi durante il parto, e Maria Vittoria, quattro anni affetta da Sma1. Successivamente il tribunale di Trapani ha stabilito l'accesso alle infusioni per un bimbo che era stato l'ultimo ad effettuare il trattamento prima dello stop dovuto all'assenza della biologa di Stamina Erica Molino. Ad effettuare l'infusione, il 22 luglio, il presidente dell'Ordine dei medici di Trapani, Giuseppe Morfino. In quegli stessi giorni e' stata notificata agli Spedali Civili una nuova ordinanza, da Roma, che autorizza la prosecuzione delle infusioni per Ludovica. Con una recente ordinanza e' stato invece negato l'accesso a Ginevra, una bimba di Alessandria affetta dal morbo di Krabbe, mentre a Livorno e' stato dichiarato inammissibile il ricorso per la prosecuzione delle infusioni per Sofia, la bambina toscana affetta da leucodistrofia metacromatica da cui e' nato l'interesse mediatico per la vicenda Stamina. Circa un mese fa , il 12 luglio scorso,la notizia di un'ordinanza del tribunale dell'Aquila per l'accesso al metodo Stamina della piccola Noemi, 2 anni affetta da Sma1, la bimba di Guardiagrele che ha commosso il Papa. Gli Spedali Civili di Brescia hanno presentato istanza di ricusazione. Oggi poi, sempre dal tribunale dell'Aquila, una nuova ordinanza con la quale si da un altro via libera alle infusioni per Noemi.
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