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07 Agosto 2014 - 16:38
fecondazione eterologa
''Il nato è informato delle modalità del suo concepimento e i genitori vi provvedono nei modi e termini che essi ritengono più opportuni''. Lo stabilisce la bozza di decreto legge 'Disposizioni in materia di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo'. Ferma restando la ''regola dell'anonimato'', è possibile l'accesso ai dati sanitari e genetici del donatore solo per motivi di necessità legati alla salute dell'embrione o del nato: tali informazioni sono accessibili ai genitori o al nato se maggiorenne.
''Ferma restando la regola di anonimato - si legge nella bozza di decreto - è consentito l'accesso alle informazioni sanitarie e del patrimonio genetico del donatore esclusivamente nei casi in cui sussistono gravi e comprovati motivi attinenti alla salute dell'embrione formato o del nato da procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo, attestati da un medico responsabile di una struttura ospedaliera pubblica, e le predette informazioni sono necessarie ai fini della tutela della salute dell'embrione o del nato''.
''L'accesso - si precisa nel decreto - è consentito, previa autorizzazione del predetto medico, ai genitori dell'embrione o del nato, se minore, e al nato medesimo, se maggiorenne. Le informazioni sono acquisite dal predetto medico e comunicate agli interessati''.
Per le attività derivanti dalla fecondazione eterologa ''è autorizzata per l'anno 2014, la spesa di 10.203.541 euro''. Lo stabilisce la bozza di decreto 'Disposizioni in materia di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo'. Per il Registro nazionale dei donatori, il decreto legge prevede uno stanziamento di 600.770,00 euro per l'anno 2014 e di 150.060,00 euro a decorrere dall'anno 2015.
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