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ANCONA. Indesit: la Fiom chiede al Governo di convocare subito la Whirlpool

ANCONA. Indesit: la Fiom chiede al Governo di convocare subito la Whirlpool

Indesit di None

Dopo la vendita della Indesit Company alla Whirlpool, la Fiom Cgil della provincia di Ancona chiede al Governo, e al ministro dello Sviluppo economico, di ''rispondere immediatamente alla richiesta di incontro avanzata unitariamente dai sindacati per il monitoraggio dell'accordo siglato un anno fa su Indesit'', e di convocare ''tutte le organizzazioni sindacali e le due aziende interessate per fare chiarezza sui possibili sviluppi, e garantire che non ci saranno licenziamenti e chiusure di impianti''. Il presidente del Consiglio Renzi, afferma la Fiom, ''parla di un'operazione fantastica e rivendica di aver spinto perché andasse in porto, ma non ci ha ancora spiegato quali ricadute ci saranno, quale è il piano industriale e se si è fatto dare delle garanzie''. ''Il presidente della Regione Marche ha incontrato la Whirlpool ad aprile - ricorda il sindacato -, e anche lui non ha saputo dire quali sono le intenzioni della nuova proprietà e se ha avuto delle rassicurazioni. La Whirlpool in Italia ha la stessa struttura impiegatizia e operaia di Indesit, produce gli stessi elettrodomestici per un mercato praticamente analogo, come la Indesit ha fabbriche che fanno un massiccio ricorso ad ammortizzatori sociali''. A Varese ha sede la Whirlpool Corporate Europa, con marketing e centri di ricerca e sviluppo situati nei paraggi di una fabbrica ''rimessa a nuovo un anno fa attraverso ingenti investimenti, che produce forni e piani cottura, praticamente la fotocopia un pò più in grande di quello che Indesit fa a Fabriano''. La Rsu Fiom della Indesit di Albacina chiede ''a gran voce di accelerare gli investimenti per salvaguardare la competitività del sito produttivo''. Quella di Melano ribadisce ''la necessità di avere garanzie e certezze su prodotti e volumi che dovranno sostituire la produzione dei piani cottura''. Nota inoltre che ''non c'è più traccia della piattaforma fisica di ricerca e sviluppo che avrebbe dovuto assorbire altri esuberi e rilanciare il settore''. Fortemente preoccupate, conclude la nota, sono anche le Rsu Fiom degli impiegati della sede centrale, del call center e dei centri di ricerca e sviluppo.
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