Cerca

POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI). FIAT. Un reparto fa festa, l'altro in "cassa" si arrabbia

POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI). FIAT. Un reparto fa festa, l'altro in "cassa" si arrabbia

Fiat

Una torta, bibite, e tanta gioia per gli operai del reparto lastratura dello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco, che nei giorni scorsi hanno festeggiato la produzione di 410 scocche su un solo turno, scatenando, però, anche qualche polemica tra chi è costretto ai contratti di solidarietà (cds) negli altri reparti, preoccupati di non rientrare a pieno regime in tempi brevi. Un obiettivo, quello delle 410 scocche a turno, che nei mesi scorsi aveva fatto sperare molti operai ancora in cassa integrazione per lo scatto del terzo turno, che avrebbe riportato tutti in fabbrica, e che ora è al centro di qualche polemica tra chi è dentro, e chi è costretto a lavorare solo per qualche giorno al mese, come Gerardo Giannone, operaio del 'si' all'accordo del 2010, ed ex delegato di fabbrica. ''Grande Fiat, ottimi operai, ma pessime notizie per chi fa solo due giorni al mese - ha commentato - le foto fatte girare sui social network di operai felici, attorno ad una torta al centro del reparto, ci hanno fatto tornare indietro nel tempo, a quando in quel reparto c'erano 742 dipendenti e si producevano 880 scocche al giorno. Oggi gli operai sono 270, e su tre turni si potrebbero fare 1000 scocche circa''. ''L'azienda ha fatto passi da gigante in innovazione, tecnologia, sicurezza ed ergonomia, ottimizzando costi e tempi di produzione. Ma a fronte di un ottimo successo sia per l'azienda che per gli operai che lavorano - ha detto - si evince chiaramente che chi sta in contratto di solidarietà difficilmente potrà rientrare nei piani di produzione della Panda, se non si porta la produzione di un'altra vettura su una seconda linea, in quanto gli operai impiegati a tempo pieno bastano a soddisfare la produzione richiesta dal mercato anche se vi fosse un'aumento di produzione del 50 per cento. Complimenti a loro - ha concluso - ma le disuguaglianze devono finire, e sono i sindacati a doversi impegnare''.  
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori