La polizia di Senigallia (Ancona) ha stroncato, con un'operazione durata oltre un anno, nome in codice 'Magic Money', un traffico di denaro falso tra Campania (in particolare Napoli e Avellino) e Marche, dove è stata poi individuata una rete di distribuzione che operava nel centro-nord Italia. Le indagini, coordinate dalla Procura di Ancona, hanno consentito di accertare l'esistenza di un canale di approvvigionamento diretto di banconote da 20 e 100 euro di ottima fattura. Sette le persone finite in carcere, 18 quelle denunciate. Sono state 25 le perquisizioni eseguite in tutta Italia, in la collaborazione con la Squadra Mobile di Ancona, Napoli, Avellino e i Commissariati di Osimo, Fano, Torre Annunziata, Quarto Oggiaro, Barcellona Pozzo di Gotto. La polizia ha recuperato circa 300.000 euro di banconote false. Queste arrivavano in stock da 100 mila euro, con cadenza mensile, nelle Marche, nascoste in veicoli in cui erano stati ricavati dei doppifondi. Il denaro falso veniva smerciato anche a Milano, Rimini, Riccione, e Perugia. I soldi venivano spesi per acquisti di prodotti di elettronica di alto valore, in locali pubblici e in varie attività commerciali (saloni di vendita e ricambi auto) entrando così nel circuito economico. Dalle indagini sono emersi collegamenti con altri paesi d'Europa, in particolare con la Croazia, quale possibile luogo dove trasferire e spendere il denaro falso, e la Francia, dove, a seguito di un'operazione della polizia, sono state arrestate 4 persone e sequestrate 3.000 banconote false per un valore di 60.000 euro. Particolare curioso, dalle intercettazioni è emerso che gli indagati erano soliti chiamare le banconote utilizzando termini come 'gomme', 'pneumatici', 'vasi', in modo da non offrire riferimenti diretti all'attività illegale svolta. Gli arrestati sono Fabio Tanca, originario di Milano ma da tempo residente a Senigallia; Marco Antonio Napoli, originario di Messina ma da tempo domiciliato a Fano; Giovanni Pisano, di Avellino; Marcello Gennaro De Stefano, di Napoli; Giulio Russo, originario di Napoli ma anche lui da tempo a Fano; Davide Prosperi, di Milano; Dallandyshe Gjojdeshi, albanese residente a Milano. Denunciati per spendita di banconote, anche tentata, e ipotesi di truffa due commercianti di 29 anni e 27 anni, entrambi di etnia rom; altri due commercianti, di 61 e 25 anni, dello Jesino; un 25enne siciliano; un 44enne di Filottrano; un 24enne di Senigallia; un 33enne del Pesarese; un milanese di 57 anni e due albanesi si 30 e 29 anni.
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