Cerca

ROMA. Il Ministro Boschi atterra con i bimbi del Congo

ROMA. Il Ministro Boschi atterra con i bimbi del Congo

Maria Elena Boschi

Una esplosione di gioia, di commozione che forse mai prima d'ora era stata vissuta sulla pista dell'aeroporto militare di Ciampino. Una commozione che ha contagiato tutti, avieri e personale di scalo compresi, quando l'airbus A319 della presidenza del Consiglio con i 31 bimbi congolesi provenienti da Kinshasa, adottati dalle 24 famiglie italiane e poi bloccati per mesi in Congo, si è avvicinato al parcheggio ed i genitori, mamme, papà, qualche fratellino, sono usciti dalla palazzina di rappresentanza del 31 Stormo dove avevano atteso in trepidazione l'arrivo. E' stato un battere le mani all'unisono mentre telefonini ed i tablet scattavano la foto che consegnava ormai al ricordo mesi e mesi di preoccupazione. Una manifestazione di gioia che - come ha poi raccontato il ministro Maria Elena Boschi, dopo aver accompagnato sull'aereo a Roma i 31 bimbi, la più piccola 18 mesi, il più grande 9 anni - si è subito propagata ai piccini, incollati ai finestrini dell'aereo. Sono seguiti sottobordo lunghi abbracci, baci e lacrime, dove mamme, papà, fratelli e sorelle hanno subito trovato il proprio nuovo membro della famiglia. Immagini commoventi, come quelle delle carezze dei bambini, qualcuno con la corona del rosario al collo, ai visi delle mamme e dei papà. Le lacrime si sono mischiate alle grida di gioia con i piccoli presi chi in braccio chi a cavalcioni sulle spalle dei papà, chi per mano. Ed ancora gli abbracci tra le varie famiglie a suggellare l'epilogo felice. "Ora la festa più bella sarà con le loro famiglie - ha detto Boschi, stanca ma felice, anche lei abbracciata a lungo dai genitori - abbiamo giocato con loro, anche se i piccoli hanno soprattutto dormito perché siamo partiti molto tardi ed erano stanchi". A rappresentare, a nome di tutte le famiglie, la gioia per la conclusione della tormentata vicenda è stata una mamma romana, Laura, emozionata, la sua mano stretta da un'amica, l'unica tra i genitori che si è avvicinata ai cronisti: ''Ho portato in Italia le bambine più belle del mondo: Lea e Rachel, di 7 e 8 anni. Per pranzo ho preparato loro le polpettine: sono raggiante e felice, ma non riesco a piangere - ha detto - Erano felicissime con il loro zainetto, le ho trovate bene; penso che sull'aereo ci sia stata una vera e propria festa. Era stata durissima lasciarle in Congo: ci siamo comunque sentiti quotidianamente via Skype''. Poi tutti via a casa. Un allegro nugolo di neofigli, neomamme e neopapà verso la "festa più bella", quella di una famiglia finalmente riunita.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori