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19 Dicembre 2025 - 11:29
Dal banco di scuola alle istituzioni della Repubblica, gli studenti del Martinetti a Roma per una lezione di cittadinanza sul campo
Una partenza all’alba, il rientro in tarda serata e nel mezzo una lunga giornata romana fatta di istituzioni, storia, memoria e educazione civica vissuta dal vivo. Anche quest’anno l’I.I.S. Martinetti ha rinnovato una tradizione avviata nel 2020, offrendo agli studenti del quinto anno che si sono distinti per impegno, serietà e continuità nel percorso scolastico la possibilità di partecipare a una visita di studio a Roma, pensata come riconoscimento concreto del merito.
La scelta non è casuale. Portare gli studenti nella Capitale, e in particolare nei luoghi in cui si esercita la funzione legislativa e di rappresentanza democratica, significa trasformare concetti studiati sui libri in esperienza diretta, avvicinando i giovani cittadini alle istituzioni della Repubblica in un momento cruciale del loro percorso formativo, alla vigilia dell’esame di maturità.
Il cuore della giornata è stato il Palazzo di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, visitato sotto la guida di un assistente parlamentare che ha accompagnato il gruppo attraverso i principali ambienti, illustrandone non solo il funzionamento giuridico e istituzionale, ma anche il valore storico, artistico e culturale. Un percorso pensato per dare concretezza ai temi affrontati nell’ambito dell’educazione civica, disciplina che negli ultimi anni ha assunto un ruolo sempre più centrale nei programmi scolastici.

La visita non si è limitata a Montecitorio. Il percorso costituzionale ha infatti toccato anche Palazzo Madama, sede del Senato, e il Quirinale, residenza del Presidente della Repubblica. Tre luoghi simbolo che, insieme, raccontano l’architettura dello Stato e il delicato equilibrio tra i poteri, offrendo agli studenti una visione d’insieme del funzionamento della democrazia italiana.
La giornata si è svolta in un contesto non privo di difficoltà logistiche. Venerdì 12 dicembre, infatti, la trasferta si è svolta in concomitanza con uno sciopero generale dei trasporti, superato grazie a un’organizzazione attenta e alla determinazione di studenti e accompagnatori. Un dettaglio che ha reso l’esperienza ancora più significativa, aggiungendo un elemento di complessità gestita con responsabilità e spirito di adattamento.
Accanto al versante istituzionale, il viaggio ha offerto anche un’ampia immersione nella storia di Roma e, in particolare, nei passaggi chiave del Novecento italiano. La visita a Castel Sant’Angelo ha permesso agli studenti di osservare dall’alto la città, con una vista privilegiata sulla Basilica di San Pietro e su un ampio panorama urbano, offrendo una lettura visiva dell’evoluzione storica della Capitale.
La passeggiata attraverso il centro storico, addobbato per le festività natalizie, ha toccato alcune delle mete più emblematiche: Fontana di Trevi, Piazza di Spagna, Piazza Navona, il Pantheon, Piazza Venezia e l’Altare della Patria. Luoghi che raccontano secoli di storia, ma che diventano ancora più significativi se inseriti in un percorso didattico consapevole.
Particolarmente rilevante, sul piano educativo, è stata la tappa nel Ghetto ebraico, con l’attenzione rivolta alle pietre di inciampo e alla lapide di via Caetani, che ricorda il luogo del ritrovamento del corpo dell’onorevole Aldo Moro. Un passaggio che ha permesso di affrontare, in modo diretto e non astratto, i temi della memoria, delle responsabilità storiche e delle ferite ancora aperte del Novecento italiano.
Il percorso si è concluso con la passeggiata al Colosseo, lungo la via dei Fori Imperiali, chiudendo simbolicamente il cerchio tra l’antichità romana e l’Italia repubblicana, tra le radici storiche e le istituzioni contemporanee. Una chiusura che ha restituito il senso complessivo dell’esperienza: comprendere il presente attraverso la conoscenza del passato.
Per l’I.I.S. Martinetti, l’iniziativa rappresenta molto più di una semplice gita scolastica. È un premio al merito, ma anche un investimento culturale ed educativo, che mira a formare cittadini consapevoli, capaci di leggere le istituzioni non come entità distanti, ma come spazi di partecipazione e responsabilità.
In un tempo in cui il rapporto tra giovani e politica appare spesso fragile o segnato da disaffezione, esperienze come questa assumono un valore particolare. Portare gli studenti nei luoghi dove si prendono le decisioni che incidono sulla vita collettiva significa offrire strumenti per comprendere, criticare e, un domani, partecipare. Una lezione che difficilmente si dimentica, perché vissuta passo dopo passo, tra aule parlamentari, piazze storiche e tracce ancora visibili della storia recente.
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