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I ragazzi prendono la cinepresa e raccontano Volpiano

I giovani filmmaker guidati dalla regista Viren Beltramo raccontano la “guerra del Canavese” con uno sguardo fresco e coinvolgente

I ragazzi prendono la cinepresa e raccontano Volpiano

C’è un modo nuovo, fresco e sorprendentemente maturo di raccontare la storia locale. È quello scelto dai ragazzi e dalle ragazze di Opi Cinema che venerdì 12 dicembre, nella Sala Polivalente Maria Foglia di Volpiano, hanno presentato in anteprima “Volpiano 1339”, mini-documentario dedicato alla rievocazione storica del De Bello Canepiciano. Un progetto che ha saputo unire cinema, memoria e sguardo giovanile, conquistando il numeroso pubblico presente.

Il docufilm nasce all’interno del laboratorio di sperimentazione cinematografica Opi Cinema, fondato e diretto dalla regista Viren Beltramo, e sostenuto dal Comune di Volpiano.

Per diversi mesi i giovani partecipanti hanno lavorato come una vera troupe, seguendo passo dopo passo una delle manifestazioni culturali più significative del territorio, dedicata alla “guerra del Canavese” e al ruolo strategico del Castello di Volpiano nelle vicende del XIV secolo.

Il risultato è un racconto autentico, che non si limita a documentare l’evento, ma ne esplora anche il dietro le quinte. Attraverso interviste, sopralluoghi e riprese realizzate durante le tre giornate della rievocazione, dal 3 al 5 ottobre, i ragazzi hanno colto la passione, la cura e l’impegno delle tante persone coinvolte: dai promotori ai rievocatori, fino ai volontari. Uno sguardo curioso e partecipe, capace di restituire la complessità dell’evento con naturalezza e ritmo.

I giovani filmmaker 

Durante il laboratorio, i giovani filmmaker hanno potuto approfondire non solo il contesto storico del De Bello Canepiciano, ma anche diversi aspetti del linguaggio cinematografico: dalla costruzione del racconto alle riprese, fino alle fasi di montaggio e sound design. Un percorso formativo completo, che ha dato vita a un prodotto audiovisivo in cui documentario e narrazione si intrecciano, offrendo un ritratto contemporaneo e coinvolgente della storia locale.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessora alla Cultura, Barbara Sapino, che ha sottolineato il valore dell’esperienza: "Il coinvolgimento attivo dei giovani in questa sperimentazione cinematografica ha rappresentato un’importante opportunità di crescita. Da un lato la conoscenza del linguaggio cinematografico, dall’altro una maggiore consapevolezza della ricchezza del nostro territorio, valorizzato dalle persone che lo vivono e lo animano".

Sapino ha inoltre evidenziato come il lavoro realizzato sia diventato "un efficace strumento di promozione del territorio", ringraziando la regista Viren Beltramo per la professionalità e la sensibilità dimostrate, oltre alla Pro Loco e all’Associazione Tavola di Smeraldo per la collaborazione.

La serata del 12 dicembre ha rappresentato il momento conclusivo del percorso, trasformandosi in un'occasione per riconoscere l’impegno dei giovani e per riscoprire il De Bello Canepiciano da una prospettiva nuova. Quella di chi, con una cinepresa in mano, ha saputo trasformare la storia in racconto vivo, vibrante ed emozionale. 

I giovani all'opera 

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