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Cigliano corre ai ripari dopo i vandalismi: vigilanza privata notturna per proteggere edifici pubblici

Dalle 22 alle 6 Fidelitas sorveglia immobili, parchi e cimitero. È il cuore di “Cigliano più Sicura”

Cigliano corre ai ripari

Cigliano corre ai ripari dopo i vandalismi: vigilanza privata notturna per proteggere edifici pubblici

A Cigliano la parola d’ordine è prevenire. Dopo i recenti episodi di vandalismo e danneggiamenti registrati negli ultimi mesi, l’Amministrazione guidata dal sindaco Giorgio Testore ha deciso di intervenire in modo tangibile introducendo un servizio di vigilanza privata notturna. Si tratta di una misura straordinaria, pensata come sperimentazione per tutto il mese di dicembre, che affida alla società Fidelitas il compito di presidiare gli edifici comunali e le aree pubbliche nelle ore più delicate della giornata.

Il servizio prevede un controllo costante nella fascia oraria compresa tra le 22 e le 6, ogni notte, senza eccezioni. Le pattuglie monitoreranno scuole, palazzine comunali, impianti sportivi, parchi e persino il cimitero, considerato uno dei luoghi più vulnerabili agli atti di vandalismo nelle ore notturne. L’obiettivo è duplice: dissuadere i potenziali autori di danneggiamenti e garantire un intervento tempestivo in caso di anomalie o situazioni sospette.

La decisione nasce anche da un limite strutturale: la Polizia Locale non dispone del personale necessario per coprire le fasce notturne in modo continuativo, vincolata com’è da organici ridotti e turnazioni rigidamente definite dai contratti. La vigilanza privata, dunque, non sostituisce le forze dell’ordine ma le affianca, fungendo da “sentinella” sul territorio. In caso di necessità, gli agenti Fidelitas segnaleranno immediatamente ogni episodio sospetto, in un sistema pensato per operare in piena sinergia con carabinieri e polizia.

L’Amministrazione comunale sottolinea come questa scelta sia parte di un progetto più esteso: “Cigliano più Sicura”. Non solo presidio notturno, ma una revisione complessiva della gestione urbana, pensata per affrontare criticità diverse ma collegate fra loro. Il piano comprende infatti il controllo della velocità dei veicoli nel centro abitato, il contrasto ai parcheggi selvaggi che intralciano strade e piazze, un aggiornamento della rete di videosorveglianza, nuove strategie contro l’abbandono dei rifiuti e il loro scorretto conferimento.

Un programma che vuole affrontare il tema sicurezza in tutte le sue sfumature: dalla tutela del patrimonio pubblico al rispetto degli spazi condivisi, passando per una rinnovata educazione civica rivolta alla cittadinanza. «È un investimento importante – spiegano dal Comune – perché significa prevenire atti vandalici, scoraggiare comportamenti incivili e garantire maggiore serenità alla nostra comunità. Stiamo investendo nel futuro, nella tranquillità delle nostre concittadine e dei nostri concittadini e nella qualità della vita collettiva».

Di fatto, si tratta di un cambio di passo. Finora, molte segnalazioni di degrado o episodi di vandalismo terminavano con una constatazione: mancano gli occhi nelle ore notturne, manca un presidio stabile. L’introduzione della vigilanza privata prova a colmare questa lacuna offrendo un deterrente e, allo stesso tempo, un supporto tecnico e operativo. Una presenza visibile, capace di far capire che i luoghi pubblici non sono terra di nessuno, ma parti vive della comunità.

Il mese di dicembre sarà il banco di prova: dai risultati della sperimentazione dipenderanno eventuali proroghe e ampliamenti del servizio. Intanto, Cigliano lancia un segnale chiaro. La sicurezza – spiegano dall’Amministrazione – non è solo repressione o controllo, ma un insieme di azioni coordinate che partono dalla cura del territorio e dal rispetto degli spazi comuni.

Un segnale che arriva in un momento in cui molti piccoli Comuni si trovano a fronteggiare fenomeni di vandalismo diffuso, spesso difficili da prevenire con risorse limitate. La scelta di Cigliano, dunque, potrebbe rappresentare un modello da osservare: un modo per sperimentare nuovi strumenti e, allo stesso tempo, costruire un patto più saldo tra istituzioni, cittadini e territorio.

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