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11 Dicembre 2025 - 02:00
Riasfaltature a San Mauro: nel 2025 quattro vie interessate, ma la collina resta in condizioni disperate. Sullo sfondo: via Settimo
Via Settimo, via Papa Giovanni XXIII, via Casale e via delle Pietre. Quattro sono state le strade principali interessate a San Mauro Torinese nel 2025 dal piano di riasfaltature, ma solo parzialmente.
A renderlo noto è stato il Comune, con un post pubblicato online mercoledì 10 dicembre per informare la cittadinanza sullo stato di avanzamento dei lavori. Via Settimo è stata ripristinata nel tratto tra via Italia e il confine con Settimo Torinese; via Papa Giovanni XXIII nel tratto tra via Settimo e via Novara; via Casale tra la rotonda con Castiglione e il civico 47; e infine, via delle Pietre tra i civici 60 e 70.
Sono però ancora troppi i nodi irrisolti sulla condizione degli asfalti cittadini. Se è vero che il 2024 si è concluso con il rifacimento dei manti stradali nella zona di via Ronchi-via Domodossola-via Aosta dopo decenni d'incuria, il 2025 si conclude un un bilancio solo in piccola parte positivo, visto che tanti problemi delle strade sanmauresi rimangono ancora al loro posto.
Prima tra tutte, via delle Pietre, una delle tante strade collinari di San Mauro che versa da più di un anno e mezzo in condizioni a dir poco disastrose, ben al di là del piccolo tratto in cui il Comune è intervenuto. I residenti segnalano buche profonde e una strada fortemente sconnessa, complice l'assenza di un sedime stradale adeguato sotto l'asfalto. Una situazione che rende anche le più semplici azioni quotidiane, come andare a fare la spesa o andare a lavoro (per non parlare del transito di un'ambulanza), una vera e propria Odissea, tra sobbalzi continui e ammortizzatori rotti.
Nelle scorse settimane, il nostro giornale aveva già documentato la situazione di forte incuria del territorio nella zona di via delle Pietre, strada un tempo privata e poi diventata pubblica col piano di acquisizione delle strade vicinali.

Il piccolo tratto riasfaltato di via delle Pietre
Stando alle dichiarazioni di un residente, ora in causa contro il Comune, il centrosinistra aveva promesso in campagna elettorale che, così facendo, il Palazzo Civico si sarebbe fatto carico della manutenzione della strada, salvo poi manifestare tutt'altra opinione in Consiglio comunale. «Dobbiamo dare la priorità a strade con maggior transito e maggiori richieste di risarcimento danni. Lì, in via delle Pietre, la strada bisognerebbe "farla"», aveva dichiarato il vicesindaco Luca Rastelli.
Da allora, ben poco è cambiato, e gli abitanti della parte alta della via rischiano anche di finire senza GPL per cucinare e senza pellet per il riscaldamento, perché i fornitori si rifiutano di salire con la strada in quelle condizioni. Qualche intervento più risolutivo dovrebbe arrivare nel 2026, ma sempre «tenendo conto delle disponibilità di bilancio del Comune», fanno sapere i cittadini che hanno ricevuto una riposta dal Palazzo Civico.
Altre situazioni critiche si registrano in via XXV Aprile e in via Casale (tra il civico 47 e il centro cittadino), dove le buche complicano la circolazione e possono compromettere la sicurezza soprattutto in caso di pioggia, neve o ghiaccio.
In via XXV Aprile, l'amministrazione comunale sanmaurese ha promesso di intervenire nella primavera del 2026, riasfaltando la strada una volta terminati i lavori Smat. Lavori complessi e inevitabilmente lunghi, ma asfaltare la strada per poi doverla rattoppare (o peggio, rifare) subito sarebbe stato ancora più disastroso, soprattutto per le tasche dei cittadini.
Anche in via Casale è prevista la riasfaltatura completa della strada, ma al momento non sono ancora note le tempistiche, se non il fatto che è stata più volte rimandata.
Sulle casse del Comune pesano i tagli agli enti pubblici degli ultimi anni da parte del Governo, secondo la maggioranza di centrosinistra – che si ritroverebbe costretta a ridurre all'osso le manutenzioni e le opere pubbliche. Una spiegazione che però continua a non convincere per niente il centrodestra, che parla invece di disorganizzazione e scarsa capacità di gestire la Cosa Pubblica, a fronte di altre spese non ritenute necessarie.
Pochi soldi o incapacità di amministrare la città? O un mix di entrambe le cose? La domanda resta per ora in sospeso. Ma quello che è certo è che i cittadini, a fronte di rincari continui e di un'addizionale IRPEF alle stelle, si aspettano di più. Al di là delle promesse, al di là dell'inflazione che colpisce tanto le casse pubbliche quanto il carrello della spesa degli italiani, e al di là degli strascichi politici di chi dà la colpa ai sindaci precedenti o all'attuale Governo.
Anche la condizione delle strade pubbliche sarà quindi un banco di prova per l'attuale amministrazione in vista delle elezioni comunali del 2027, quando i sanmauresi saranno chiamati alle urne per esprimersi sull'operato buono o cattivo degli ultimi cinque anni (e mezzo, vista la proroga Covid) dell'attuale Giunta, e su chi guiderà la città fino al 2032.
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