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Un milione per il patrimonio culturale torinese: la Consulta rinnova l’impegno e prepara nuovi interventi per il 2026

Restauri, accessibilità ai monumenti e progetti di rigenerazione urbana nel Bilancio Sociale presentato alle Gallerie d’Italia

Un milione per il patrimonio culturale torinese: la Consulta rinnova l’impegno e prepara nuovi interventi per il 2026

Un milione per il patrimonio culturale torinese: la Consulta rinnova l’impegno e prepara nuovi interventi per il 2026

La Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino conferma anche per il 2026 un impegno economico da un milione di euro, consolidando un ruolo che da quasi quarant’anni sostiene interventi di restauro, ricerca e valorizzazione del patrimonio cittadino. La cifra si inserisce in un percorso che, dal 1987 a oggi, ha prodotto oltre cento progetti e un investimento complessivo superiore ai 40 milioni di euro.

La presentazione del Bilancio Sociale 2024, ospitata alle Gallerie d’Italia, ha ricostruito l’impatto culturale e sociale delle iniziative promosse, attraverso una performance multimediale che per la prima volta è stata aperta ai media. All’incontro erano presenti i 41 soci della Consulta, chiamati a delineare la strategia del prossimo anno.

La presidente Licia Mattioli ha definito il 2024 «un anno denso di impegni e risultati significativi», ricordando che la missione dell’ente resta «tutelare, valorizzare e restituire alla collettività il patrimonio artistico e culturale di Torino». Mattioli ha sottolineato il contributo determinante dei partner pubblici e privati e la necessità di ampliare ulteriormente la rete dei sostenitori: «Servono imprenditori illuminati che aiutino la città, le esigenze sono tante».

Il 2026 vedrà la conclusione degli interventi già avviati su Stupinigi e sulla Sacra di San Michele, ma soprattutto l’avvio di nuove operazioni strategiche. Tra queste spicca il progetto dedicato alla Basilica di Superga, che prevede l’installazione di un elevatore meccanico per migliorare l’accessibilità al monumento, accompagnato da un percorso di digitalizzazione dell’edificio, pensato per rendere più fruibile uno dei luoghi simbolo della città.

Nel piano figurano anche iniziative di riqualificazione urbana, con campetti sportivi e laboratori dedicati alle periferie, oltre alla creazione di una piattaforma unitaria dei musei d’arte contemporanea: uno strumento pensato per rafforzare la cooperazione tra istituzioni culturali e presentare Torino all’estero come un unico polo integrato.

Il programma guarda infine al 2027, anno in cui la Consulta celebrerà i quarant’anni dalla fondazione, con eventi e progetti dedicati a raccontarne l’evoluzione e l’impatto sul territorio. Un percorso che, nelle intenzioni dei soci, dovrà continuare a rafforzare il rapporto tra città e patrimonio, tra memoria storica e innovazione culturale.

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