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27 Novembre 2025 - 18:18
La frana e il ristorante "La Moia"
La notizia arriva con una data finalmente certa: lunedì 1 dicembre iniziano i lavori sulla Strada Provinciale 104, nel tratto crollato al chilometro 5+300. Il cantiere è stato consegnato e l’impresa incaricata è stata formalmente individuata con la determina del 12 novembre 2025.
Dopo mesi di silenzi prima e promesse poi, l’avvio del cantiere diventa un fatto e non più un annuncio. Una differenza che, da queste parti, pesa come un macigno.
In un comunicato del 13 ottobre, la Città Metropolitana aveva scritto che “è imminente l’apertura del cantiere” e che entro l’anno la SP104 sarebbe tornata percorribile a doppio senso. Per chi vive a Lauriano, Moransengo-Tonengo e nelle campagne che si arrampicano verso il Monferrato, l’“imminenza” suonava come l’ennesima promessa. Invece ora c’è un cronoprogramma reale: 30 giorni di lavori, meteo permettendo, con chiusura prevista entro fine anno. È la prima volta, da aprile, che la macchina amministrativa scandisce tempi certi.
Il tratto crollato verrà ricostruito con una cortina di micropali, una scogliera in massi ciclopici e il rifacimento del corpo stradale. Un intervento da 250.000 euro che rientra nel progetto più ampio — 850.000 euro complessivi — per la messa in sicurezza dei versanti della provinciale. La doppia frana del 16 e 17 aprile aveva aperto una ferita profonda nel pendio: la nicchia di distacco alta cinque metri, la sabbia e l’argilla che hanno travolto la carreggiata sottostante, i primi sopralluoghi e poi il lungo silenzio che ha alimentato più frustrazione che fiducia.
In questi mesi il territorio non è rimasto immobile.
Gli amministratori locali hanno fatto pressioni, chi più apertamente, chi con maggior prudenza. Tra loro anche il consigliere metropolitano Andrea Gavazza, sindaco di Cavagnolo, che ha sollecitato la Città Metropolitana a inserire l’intervento tra le priorità di Viabilità 1. Un ruolo non decisivo ma nemmeno marginale, in un contesto in cui ogni voce utile ha cercato di tenere accesi i riflettori su una strada che sembrava uscita dal radar dell’ente torinese.
Accanto a lui, già a metà ottobre nel programma Comuni in linea, erano presenti la sindaca di Lauriano Mara Baccolla e il sindaco di Moransengo-Tonengo Raffaele Angelo Audino, tutti concordi nel definire l’opera strategica per una mobilità che da mesi vive su una serie di espedienti. Anche gli scuolabus, per esempio, sono costretti a deviazioni tortuose, su strade strette e dissestate, con tempi allungati e disagi quotidiani.

Suppo, Baccolla e Gavazza
Ma la ferita non è solo infrastrutturale: la chiusura della SP104 ha trascinato con sé anche una parte dell’economia locale.
Il ristorante La Moia, ad esempio, attività storica e punto di riferimento del territorio, da aprile vive una crisi che nessuna attività può sostenere a lungo: meno clienti, conti in difficoltà, dipendenti in bilico. Proprio il legale della società, Guido Cardello, in estate aveva acceso i riflettori sulla strada, inviando diffide e richieste formali alla Città Metropolitana, e denunciando pubblicamente l’assenza di risposte. “È scandaloso che un ente pubblico non risponda a una diffida”, aveva dichiarato. La frana, insomma, non ha travolto solo l’asfalto: ha isolato un paese e messo in ginocchio una delle sue attività simbolo.
La determina del 12 novembre — che sblocca finalmente la fase operativa — affida i lavori alla ditta Terra.Con Srl e definisce tempi, costi e modalità dell’intervento.
È scritto nero su bianco che il cantiere partirà il 1 dicembre e che la durata prevista è di 30 giorni, con ultimazione entro il 2025. Non importa se di mezzo ci sono l'8 dicembre, la Vigilia e il Natale, Santo Stefano e Capodanno. I tempi dovranno essere rispettati.
Il progetto esecutivo, firmato dagli uffici di Viabilità 1, prevede anche il ripristino del manto stradale, delle barriere, della segnaletica, dei fossi di guardia e l’installazione di un sistema di monitoraggio per controllare l’evoluzione del versante.
Per un territorio che da mesi vive la SP104 come un confine, un limite, un impedimento, l’avvio del cantiere è il primo vero passo verso una normalità che sembrava rimandata.
Le frane di aprile avevano trasformato un tratto di pochi metri in un ostacolo quotidiano: chi abita a Tonengo deve tuttora percorrere fino a 14 chilometri per raggiungere Lauriano, anziché i 6 abituali. Strade alternative piene di buche, tornanti, carreggiate ridotte, tratti a visibilità minima. Un percorso a ostacoli che molti, giustamente, hanno considerato inaccettabile.
Ora le ruspe stanno per arrivare. A distanza di sette mesi dalla frana, la SP104 diventa un cantiere aperto. Ma il cantiere di dicembre non risolverà tutto: gli altri interventi compresi nel progetto generale restano da finanziare e programmare.
Intanto al chilometro 5+300 si ricomincia. Con una data, un’impresa, un impegno formale. E, finalmente, un pezzo di strada che tornerà a essere strada.
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