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24 Novembre 2025 - 20:28
Il gruppo Zegna entra ufficialmente nella fase di transizione verso la quarta generazione, con un riassetto che ridisegna i vertici della maison del lusso fondata nel 1910 e oggi riconosciuta come uno dei simboli mondiali dell’eccellenza sartoriale maschile. Una riorganizzazione che non stravolge gli equilibri, ma li prepara: la continuità resta salda nelle mani di Gildo Zegna, mentre si apre la strada ai suoi figli Edoardo e Angelo, destinati a guidare il marchio nel futuro. La nuova governance entrerà in vigore il 1° gennaio 2026.

Ermenegildo Zegna, che ha 70 anni ed è chiamato comunemente Gildo, lascerà il ruolo di presidente e amministratore delegato (posizione che ricopre dal 1997) e diventerà presidente esecutivo.
Il passaggio più significativo riguarda proprio Gildo Zegna, oggi presidente e amministratore delegato, che diventa presidente esecutivo, lasciando la carica di ceo a Gianluca Tagliabue. Una scelta che nasce, come spiega il gruppo, da «un processo di pianificazione della successione condotto in modo approfondito dal consiglio di amministrazione», con una struttura “ripensata” per dare slancio al futuro della maison. Nel suo intervento, Gildo ribadisce la filosofia che guida la svolta: «Una delle responsabilità più importanti di un leader è guardare avanti, preparare il futuro e dare forza alla prossima generazione di leadership. Questa convinzione è sempre stata profondamente radicata nei valori della nostra famiglia ed è la forza trainante dietro l'annuncio di oggi».
In questa nuova veste, Zegna continuerà a esercitare un ruolo strategico: si concentrerà sulla custodia della legacy e dell’integrità dei tre brand del gruppo – Zegna, Thom Browne e Tom Ford Fashion – mantenendo la supervisione sulla divisione tessile, sull’ufficio del general counsel (incluso l’internal audit) e sulle relazioni esterne, dalla sostenibilità alla comunicazione corporate. «Affiancherò il nostro nuovo team di leadership e tutti i nostri colleghi come custode curioso e appassionato della visione e dei valori dei nostri brand. Continuerò inoltre a supervisionare la piattaforma tessile del gruppo, dove tutto è iniziato», osserva Gildo, richiamando il legame storico con il lanificio originario delle Prealpi biellesi da cui tutto ebbe inizio.
Il nuovo ceo Gianluca Tagliabue, la cui nomina resta soggetta all’approvazione degli azionisti, assume la responsabilità diretta della strategia del gruppo e delle operazioni, con l’obiettivo di rafforzare le performance e consolidare l’integrazione delle funzioni corporate. A lui faranno riferimento i ceo dei brand e Gian Franco Santhià, nuovo direttore finanziario dopo aver ricoperto il ruolo di group control & chief accounting officer. Tagliabue, secondo quanto sottolineato da Zegna, «incarna lo spirito di autenticità del gruppo» ed è stato «una figura centrale» nelle trasformazioni dell’ultimo decennio, dalle acquisizioni a Wall Street.

Da sinistra Angelo, Gildo e Edoardo Zegna (courtesy Zegna)
Ma è la promozione dei figli di Gildo, Edoardo Zegna (39 anni) e Angelo Zegna (37), a segnare il passaggio decisivo verso la successione familiare. Entrambi con un lungo percorso interno e responsabilità crescenti – il primo come chief marketing and digital officer, il secondo come ceo della regione Emea – diventano co-ceo del marchio Zegna. Una scelta che prepara quella che, secondo le intenzioni del gruppo, sarà la futura leadership dell’intera holding. Il padre li definisce dotati di «forte leadership», «competenze complementari» e una «chiara visione di lungo periodo che li rende il team migliore per guidare il brand Zegna».

PAOLO ZEGNA, ANNA ZEGNA, GILDO ZEGNA, EDOARDO ZEGNA
A loro viene affidato il compito più delicato: proteggere e rilanciare «l’eredità centenaria» di una maison nata come piccolo lanificio e cresciuta fino a diventare uno dei campioni globali del lusso maschile, capace di sfiorare i due miliardi di euro di fatturato grazie alla ricerca ossessiva della qualità, della cura sartoriale e dell’eleganza contemporanea.
Il riassetto, dunque, non è soltanto un cambio di poltrone, ma un disegno di lunga durata: una struttura che combina la continuità della famiglia, l’apertura manageriale, la tutela dell’identità e l’adattamento a un mercato globale in evoluzione. Zegna sceglie di farlo ora, con metodo e anticipo, in un momento di solidità e visione, preparando un passaggio generazionale che punta a mantenere intatto il rapporto tra storia e futuro.
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