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Unione Montana Gran Paradiso fuori dalla Carta regionale: cosa succede ora

La Regione esclude l’Unione Gran Paradiso per il calo demografico oltre la soglia consentita

Unione Montana Gran Paradiso fuori dalla Carta regionale: cosa succede ora

Unione Montana Gran Paradiso fuori dalla Carta regionale: cosa succede ora

Che ne sarà dell’Unione Montana Gran Paradiso?

E’ la domanda che inevitabilmente ci si pone dopo la notizia – o meglio la scoperta – che nella nuova versione della “Carta delle Forme Associative del Piemonte” vale a dire nell’elenco delle Unioni Montane, Collinari e di Comuni, quella del Gran Paradiso non c’è.

E’ stata esclusa per motivi demografici in quanto, a causa della diminuita popolazione, non risponde più ai parametri richiesti. Per le unioni piemontesi è infatti prevista una soglia minima di 3.000 abitanti per le aree montane e di 5.000 per quelle di pianura, con la possibilità di deroga fino al 10%. La delibera della giunta regionale recita testualmente: : “E’ esclusa dalla carta l’Unione Montana Gran Paradiso in quanto il calo demografico ha superato la percentuale di tolleranza del 10% rispetto al limite minimo demografico”.

La decisione è stata assunta lo scorso 10 novembre ma finora non se n’era avuta notizia: né l’Unione né i comuni coinvolti hanno ancora emesso dei comunicati o rilasciato dichiarazioni ufficiali. Staranno immaginabilmente valutando il da farsi anche se è presumibile che fossero a conoscenza di quanto stava per accadere. I normali cittadini non vanno certo a controllare periodicamente il numero degli abitanti dell’area in cui vivono ma gli enti locali questi dati li hanno sotto gli occhi. Cos’avranno fatto nell’imminenza del provvedimento? Certo non potevano aumentare il numero dei residenti con una bacchetta magica, questo va da sé…

Le località coinvolte - lo ricordiamo - sono Alpette, Ceresole, Locana, Ribordone e Sparone.

Per chi non è esperto della materia è difficile capire cosa accadrà ora. Nella delibera non viene precisato, non si parla di modalità e tempi dello scioglimento né se esista la possibilità di chiedere un differimento.

La nuova Carta, approvata all’unanimità dai partecipanti alla seduta (erano assenti giustificati il presidente Cirio e gli assessori Bongioanni, Gabusi e Riboldi) sancisce l’esistenza di 82 unioni, di cui 52 montane e 30 di comuni. Oltre a quella del Gran Paradiso è stata esclusa dall’elenco per mancanza dei requisiti l’Unione di Comuni Terre d’Acque; quattro non compaiono più perché si sono sciolte mentre sono tre quelle di nuova formazione.


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