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17 Novembre 2025 - 09:30
Scandalo Asl To 4, trasporti, gemellaggio con la Palestina: "Blocchiamo tutto" arriva a Chivasso
A Chivasso si torna a parlare di politica vera, quella che nasce fuori dai palazzi e dentro le contraddizioni di un territorio che continua a perdere pezzi. Giovedì 20 novembre, sotto la tettoia del mercato, Potere al Popolo convoca un’assemblea cittadina “operativa”, un passaggio che il movimento definisce decisivo “verso lo sciopero generale del 28 novembre e la manifestazione nazionale del 29 novembre”. Un appuntamento che arriva dopo settimane di mobilitazioni che – dicono – hanno riportato in piazza numeri che “non si vedevano da decenni”.
Nel comunicato diffuso in queste ore, PaP parla di un autunno segnato da proteste diffuse: “lo sciopero del 22 settembre, quello del 3 ottobre e la manifestazione nazionale del 4 ottobre a Roma” avrebbero mostrato “una straordinaria partecipazione popolare”, con cittadini e lavoratori schierati “accanto alla resistenza del popolo palestinese, contro il genocidio e le complicità del governo Meloni e del centro ‘sinistra’”.
Il movimento insiste soprattutto sulla distanza tra le dichiarazioni istituzionali e la realtà delle scelte politiche. A loro giudizio, “destra di governo e centro ‘sinistra’ rappresentano oramai due facce della stessa medaglia”, responsabili di una solidarietà “di facciata” verso la Palestina. Nei territori, denunciano, si moltiplicherebbero “annunci propagandistici” contrari alle mozioni e alle petizioni popolari che chiedono gesti concreti. Un’accusa che PaP estende a Chivasso – “nonostante il gemellaggio con Betlemme” – a Torino “gemellata con Gaza City” e a Ivrea “con Beit Ummar”.
Sul piano internazionale la critica è altrettanto netta: la “tregua farsa di Trump” sarebbe “ripetutamente violata”, mentre il governo Meloni approverebbe una “manovra finanziaria lacrime e sangue” che sottrae risorse a servizi e territori per convogliarle “al piano di riarmo europeo da 800 miliardi di euro e all’industria bellica che contribuisce al genocidio palestinese”.
PaP lega poi la dimensione nazionale a ciò che accade sotto casa. Nel comunicato si denuncia “una sanità pubblica sempre più in sofferenza”, con un riferimento diretto all’inchiesta che coinvolge l’ASL TO4. Non va meglio – sostengono – sul fronte dei trasporti, con una stazione ferroviaria “in decadimento nonostante rappresenti uno snodo fondamentale sulla Torino-Milano”, né nelle scuole, dove “i soffitti cadono letteralmente in testa agli studenti”, il tutto aggravato da “salari sempre più bassi e inadeguati al reale costo della vita”.
Di fronte a questo quadro, l’assemblea viene presentata come un tentativo di costruire un fronte sociale: “è necessario continuare a costruire un’alternativa che parta dal basso”, scrivono, ricordando che l’appello arriva dal CALP di Genova, da USB e dalle “cento piazze permanenti e operative”. L’invito finale è diretto: “manteniamo alta l’attenzione e la mobilitazione, organizziamoci per portare concreta solidarietà al popolo palestinese, difendere sanità, scuola pubblica e trasporti e pretendere salari adeguati”.
A Chivasso, l’appuntamento è fissato per le 18:30, sotto la tettoia del mercato di piazzale Carlo Noè. Lo slogan scelto è inequivocabile: “Blocchiamo tutto per cambiare tutto”.

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